Alta Pressione in gran forma: abbiamo dovuto attendere agosto per poter osservare un dominio anticiclonico degno di tal nome. Al momento non è scevro da alcuni punti deboli, messi in luce dall’afflusso d’aria fresca registrato nelle ultime ore e che ha prodotto i ben noti temporali. Nulla a che vedere coi transiti ciclonici delle scorse settimana, non ci stancheremo mai di ribadirlo, ma al momento lo scacchiere barico è il medesimo che ha concorso al tempo passato e affinché si manifesti una presa anticiclonica risolutiva dovremo attendere qualche giorno in più.
Cambio di scenario: pocanzi s’è accennato al quadro barico preminente, che vorremmo rammentare: Depressioni Atlantiche in gran forma, blocco anticiclonico scandinavo e Alta delle Azzorre defilata ad ovest. Nei prossimi giorni assisteremo allo smantellamento del muro scandinavo e gradualmente prenderà piede un’ampia struttura ciclonica che consentirà la normale progressione ovest-est delle perturbazioni atlantiche.
Caldo in aumento: appurato il rafforzamento dell’Alta Pressione sul Mediterraneo, avremo a che fare con una moderata avvezione d’aria calda dal nord Africa. Le temperature cominceranno a salire domenica e il rialzo dovrebbe proseguire nei primi giorni della prossima settimana. Torneremo un po’ al di sopra della norma, mediamente di 2-3°C con punte di 4-5°C oltre le medie stagionali. Al suolo avremo valori massimi superiori ai 35°C in molte città d’Italia e il caldo si farà sentire anche in Val Padana.
Ferragosto double-face: l’analisi congiunta ECMWF-GFS ha già messo in luce l’ipotesi prevalente circa lo scenario meteorologico ferragostano. Ed è interessante, a questo punto, valutare il MultiModel perché in grado di fornirci un’idea più precisa sulla tesi di massima percorsa dai principali modelli. La mappa allegata, opportunamente rielaborata, conferma l’estensione della circolazione atlantica verso le nostre regioni Settentrionali. Al Centro Sud e nelle due Isole Maggiori, invece, insisterà il dominio anticiclonico.
Rottura post Ferragosto: è da inizio settimana che stiamo valutando un eventuale, vigoroso peggioramento appena dopo metà mese. L’ampia struttura ciclonica nord europea potrebbe svolgere un ruolo decisivo, innescando una discesa d’aria relativamente fredda settentrionale con successivo isolamento di Vortice Instabile sul Mediterraneo. In tal senso potrebbe rivelarsi essenziale anche l’ubicazione occidentale dell’Alta delle Azzorre, vista in stazionamento sull’Europa occidentale. Al momento si rimane nel campo delle ipotesi, ma le dinamiche sembrerebbero confermare un nuovo cambiamento nell’ultima decade di agosto.