L’elemento saliente a breve termine.
Per qualche giorno lo scenario meteorologico sarà ancora dominato dalle correnti occidentali, che traghetteranno in Italia vari impulsi instabili destinati principalmente al Centro Sud e Isole.
L’elemento saliente a medio termine.
Successivamente l’ampia depressione presente in Atlantico scivolerà verso sud, innescando un’onda stabilizzante di matrice subtropicale nel Mediterraneo centrale. L’Alta Pressione africana si gonfierà raggiungendo le regioni Centro Meridionali peninsulari, ove il clima diverrà primaverile a causa di un sensibile rialzo termico. Il flusso umido oceanico dovrebbe risalire sull’Europa centrale, lambendo il Nord Italia e limitando in tal senso l’azione anticiclonica.
L’elemento saliente a lungo termine.
La rimonta anticiclonica dovrebbe rivelarsi transitoria e nei primi giorni di Marzo una nuova perturbazione atlantica potrebbe costringere l’Alta Pressione a traslare verso est.
Il trend a lungo termine:
Sull’Italia il tempo potrebbe peggiorare e le temperature diminuire, poi una nuova e più intensa rimonta anticiclonica potrebbe interessare l’Europa occidentale, spingendo verso nord. Si andrebbe così a creare un blocco alle correnti oceaniche e di contro un nucleo di aria Artica scivolerebbe a sud innescando un’irruzione d’aria fredda sull’Europa centro orientale. Da stabilire quelli che potrebbero essere i risvolti per la nostra Penisola.
Elementi di incertezza:
Nel corso del precedente aggiornamento considerammo l’ipotesi dell’irruzione artica come possibile. Ovviamente più passano i giorni e più crescono le quotazioni, ma oggi come allora ribadiamo quanto sia difficile stabilire a priori gli eventuali scenari peninsulari. Molto dipenderà sia dall’effettiva strutturazione del blocco anticiclonico, sia dal suo eventuale posizionamento.
Fattori di normalità climatica:
Osservando l’andamento termico medio possiamo confermare il sensibile rialzo delle temperature nel medio periodo. L’aria calda africana determinerà valori decisamente al di sopra della norma per alcuni giorni, soprattutto nelle regioni del Centro Sud e nelle due Isole. Poi il termometro sembra destinato a calare, prima su valori prossimi alla norma, poi – ma si resta nel campo delle ipotesi – molti membri previsionali indicano un ulteriore brusca diminuzione.
Dopo una lunga fase dominata da abbondanti precipitazioni si intravede un periodo di stabilità, ma non per tutti. I fenomeni potrebbero cessare temporaneamente al Centro Sud e Isole per poi riprendere a inizio Marzo. Al Nord, invece, si avrebbero altre precipitazioni con pause decisamente minori.
Focus: evoluzione sino al 07 marzo 2010
Sino a mercoledì il tempo sarà spesso instabile sulle Centrali e al Sud, mentre al Nord si affaccerà un graduale miglioramento. Miglioramento che in seguito dovrebbe interessare le regioni interessate dalle precipitazioni, complice la rimonta anticiclonica proveniente dal Nord Africa. Al Nord si riproporrebbero invece impulsi d’aria umida e instabile di natura atlantica, con conseguenti precipitazioni a carattere sparso.
Nei primi giorni di Marzo potrebbero riaffacciarsi le perturbazioni atlantiche un po’ dappertutto, portando le temperature a calare dopo il succoso antipasto primaverile. Potrebbe essere il preludio verso un più consistente peggioramento alimentato stavolta da aria più fredda, ma come detto si tratta di un’ipotesi da vagliare con attenzione.
Evoluzione sino al 12 marzo 2010
Qualora dovesse realizzarsi l’irruzione Artica, la nostra Penisola potrebbe vivere giorni invernali e non ci sarebbe nulla di strano. Rammentiamo difatti che a Marzo, sovente, i rigurgiti invernali possono rivelarsi consistenti.
In conclusione.
Quel che emerge dall’analisi è un tramonto, inevitabile, della stagione invernale. Anche qualora dovesse realizzarsi l’ipotesi artica dovrà essere inserita in un quadro di crescente dinamicità atmosferica primaverile.