Le tremende anomalie termiche positive persistenti che continuano a interessare la zona dall’autunno 2016 stanno avendo un forte impatto sull’estensione del ghiaccio marino. Se il trend dovesse proseguire per tutto il 2017, si andrebbe verso una delle contrazioni più marcate della storia.
La crescita registrata negli ultimi mesi è estremamente lenta. La situazione peggiore tra Groenlandia e Russia, dove si raggiunge un’estensione del 100% soltanto a novembre, dopodiché l’espansione si arresta.
L’estensione del ghiaccio marino artico raggiunge il suo massimo invernale alla fine di febbraio o all’inizio di marzo. Al momento non s’intravede un cambio di rotta sostanziale, neppure qualora il ghiaccio dovesse riprendersi improvvisamente in quest’ultimo mese invernale. Tutto ciò a causa di lunghi periodi caratterizzate da temperature altissime, talvolta con valori anche di 20°C superiori alle medie stagionali!