Soffermiamoci nuovamente sull’analisi del nostro Multimodel. La visione modellistica, una media delle singole proiezioni dei più autorevoli modelli di previsione, conferma quanto esposto ieri ovvero un brusco cambio circolatorio a metà della prossima settimana. La mappa, rielaborata graficamente, è pressoché identica a quella che proponemmo ieri. Vi sono però alcune piccole differenze, differenze che vanno ad inserirsi nel meccanismo d’ingresso delle correnti settentrionali e che pertanto potrebbero sfociare in grandi variazioni sul meteo italiano.
Ciò detto, a nostro avviso è più opportuno soffermarsi su dinamiche consolidate ossia sullo spostamento del blocco anticiclonico verso la Penisola Iberica e l’irruzione d’aria fresca nel cuore del Mediterraneo. Lo step iniziale prevede, oltre al movimento anticiclonico di cui sopra, lo scorrimento di una depressione atlantica sulla Mitteleuropa. Qui dovrebbe agganciare parte del freddo proveniente da est e sfruttare il fianco orientale dell’Alta Pressione per gettarsi sul nostro Paese.
Al di là dei singoli dettagli previsionali, variabili a seconda dell’entità dell’irruzione e dell’eventuale isolamento di una struttura ciclonica in quota, il peggioramento che andrebbe a realizzarsi rischierebbe di mostrarsi severo a causa dell’enorme quantità d’energia potenziale in gioco. Si verrà da un periodo termicamente anomalo, ovvero da temperature decisamente superiori alla norma. Ed è per questa ragione che continueremo a monitorare costantemente la situazione, cercando di soffermarci sui particolari previsionali non appena ne avremo la possibilità.