Qualche giorno fa, proponendovi un articolo relativo alla gigantesca tempesta di sabbia che dal Sahara si dirigeva verso i Caraibi, vi dicemmo che la stagione degli uragani era in evidente ritardo. Oggi, invece, vi aggiorniamo circa l’evoluzione di quella che inizialmente era una tempesta tropicale: “Arthur”. Secondo gli esperti del servizio meteorologico “AccuWeather”, la tempesta dovrebbe diventare uragano proprio in queste ore per poi muoversi verso nordest lungo la costa atlantica degli Stati Uniti.
Nella notte di giovedì su venerdì e nelle prime ore del mattino del 4 luglio, l’occhio di Arthur dovrebbe transitare al di sopra o appena ad est del North Carolina. Nella seconda parte di venerdì proseguirà verso est in direzione della regione medio-atlantica. Sabato, infine, dovrebbe influenzare esclusivamente il settore sudorientale di Cape Cod, nel Massachusetts.
Secondo l’esperto di Uragani Dan Kottlowski, “Con questa traiettoria, la parte più intensa rimarrà in mare aperto ma potrebbero esserci forti raffiche di vento nelle Isole della Carolina del Nord”. Le autorità della Contea di Hyde, non a caso, ieri hanno emesso un ordine di evacuazione per Ocracoke Island. Inondazioni costiere potrebbero investire anche la parte orientale dello stato, con rischio di interruzioni di corrente e danni materiali.
“C’è la possibilità che Arthur divenga un uragano di categoria 2 prima che giunga nelle fresche acque al largo della costa nordorientale”, ha proseguito Kottlowski. Per concludere, secondo l’esperto del Severe Weather Henry Margusity, “non appena il fronte freddo interagirà con l’umidità tropicale potrebbe causare inondazioni improvvise, temporali e notevoli disagi nei trasporti da Washington DC a New York, passando per Boston. E non dimentichiamoci che venerdì 4 luglio è la Festa dell’Indipendenza”.