A nord delle Alpi il tempo è tuttaltro che estivo. Il passaggio delle perturbazioni atlantiche provoca condizioni di maltempo, a tratti particolarmente violente perché accompagnate da furiosi temporali. Nel pomeriggio di ieri, ad esempio, possenti celle temporalesche hanno spazzato l’Austria da ovest ad est, sconfinando parzialmente nella Baviera tedesca. Non sono mancate grandinate e i colpi di vento sono riusciti in qualche caso a provocare danni alla vegetazione.
In Italia abbiamo vissuto vicende diametralmente opposte. La presenza dell’Anticiclone Africano garantisce condizioni di forte stabilità e l’afflusso dell’aria calda sahariana ha provocato un ulteriore rialzo delle temperature. Il caldo, che inizialmente fu torrido, è diventato afoso. Anche laddove il termometro ha superato a malapena i 30°C, gli alti tassi di umidità hanno contribuito a far percepire valori decisamente maggiori.
La regione più calda è stata la Sardegna. Le massime hanno sfiorato o superato i 40°C ed in alcuni casi sono caduti dei record mensili. E’ successo ad Alghero, dove non faceva così caldo dal giugno del 2006. Il caldo non ha concesso tregua neppure di notte, tant’è che le minime hanno faticato a scendere sotto i 20°C e in molte località si è rischiato di rimanere al di sopra dei 25.
La giornata di oggi proporrà un cambiamento. Nelle regioni tirreniche avremo una lieve diminuzione delle temperature, indotta da correnti leggermente più fresche provenienti da ovest. La flessione coinvolgerà anche il nord e tassi di umidità in calo renderanno l’aria meno irrespirabile.
I venti occidentali sappiamo anche avere dei risvolti negativi. Incontrando lo sbarramento appenninico, discendono sulle coste adriatiche e ioniche sottoforma di favonio. L’aria più calda, inevitabilmente fa schizzare le temperature all’insu e difatti prevediamo un repentino rialzo termico in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Su alcune aree, come ad esempio il Foggiano, il Materano e il Messinese, la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere o superare i 40°C.
Nel corso del pomeriggio continueranno a svilupparsi imponenti annuvolamenti sulla cerchia alpina e con essi avremo dei temporali. I più vivaci dovrebbero coinvolgere il settore centro orientale ed in particolare l’Alto Adige e il Veneto. Verso sera sussiste la possibilità di locali sconfinamenti nelle aree pedemontane. Segnaliamo, infine, la presenza di un tappeto di nubi basse tra il Canale e il Mare di Sardegna. Qualche nube è riuscita a spingersi verso le coste occidentali insulari, dove sono segnalate occasionali foschie o banchi di nebbia.