Caldo:
dopo aver affrontare un corposo calo delle temperature, indotto dall’intervento di fresche correnti settentrionali, il ritorno dell’Alta africana sta producendo un nuovo consistente rialzo delle temperature. I valori termici si stanno portando al di sopra della norma e localmente verrà demolita la soglia dei 25°C. Nel weekend, come vedremo, su alcune regioni farà ancora più caldo e i termometri potrebbero raggiungere i 30°C per la prima volta in stagione.
Riecco l’Atlantico:
a livello europeo abbiamo un’ampia struttura anticiclonica che dal nord Africa si estende sul Regno Unito, confinando in tal modo i grandi sistemi ciclonici ad ovest e ad est dell’Italia. Da un lato persistono affondi depressionari atlantici, dall’altro è in corso un’irruzione fredda importante. Nei prossimi giorni assisteremo a modifiche bariche sostanziali, che vedranno irrompere sulla scena perturbazioni atlantiche ben più organizzate.
La Depressione d’Islanda:
la presa di posizione delle perturbazioni atlantiche è riconducibile ad un rinvigorimento della Depressione d’Islanda, i cui effetti diverranno notevoli su gran parte del Continente europeo. La progressione ciclonica genererà ondulazioni più o meno pronunciate, che inizialmente faticheranno a valicare le Alpi – verso sud – per una strenua resistenza anticiclonica. I primi frutti li osserveremo nel fine settimana, con l’ingresso di un fronte sul Nord Italia.
Torneranno i temporali:
i crescenti sbuffi d’aria instabile causeranno la ricomparsa di fenomeni temporaleschi fin dalla giornata di domani e pian piano prenderanno possesso dei nostri rilievi. Il weekend proporrà precipitazioni ben più intensi al Settentrione, a seguire verranno coinvolte anche le regioni centro meridionali e i contrasti termici scaturenti tra l’aria calda preesistente e quella fresca in arrivo potrebbero dar luogo a manifestazioni atmosferiche localmente violente.
L’esordio di maggio:
come accennato in apertura, un cambiamento ben più importante dovrebbe intervenire nella prima settimana di maggio. Qui nascono le prime, sostanziali differenze modellistiche. L’americano GFS procede per la sua strada, indicando un affondo ciclonico – alimentato da aria fredda nord atlantica – fin nel cuore del Mediterraneo. L’europeo ECMWF è un po’ più cauto e propone ondulazioni più o meno pronunciate in grado di incentivare fasi instabili alternate a fugaci rimonte anticicloniche africane.
Focus: evoluzione sino al 05 maggio 2015
Le condizioni del tempo diverrà relativamente instabili già nelle prossime 48 ore, proponendoci temporali dapprima sulle Alpi e poi lungo la dorsale appenninica. Nel weekend del 25 aprile ci aspettiamo maltempo al Nord Italia, mentre altrove avremo tempo migliore e temperature in ulteriore aumento.
Un cambiamento più importante dovrebbe intervenire in seguito, quando avremo maggiori ingerenze atlantiche in grado di arrecare condizioni di maltempo in molte regioni. Le temperature, dopo aver stazionato nuovamente sopra le medie stagionali, potrebbero calare con decisione riportandosi su valori più consoni al periodo.
Evoluzione sino al 10 maggio 2015
L’andamento della prima decade di maggio sembrerebbe proporci strappi instabili consistenti, con fresco incipiente e non escludiamo un periodo perturbato rilevante.
In conclusione.
La primavera procede a spassi spediti e le condizioni del tempo mostreranno le peculiarità tipiche della stagione transitoria. Insomma, per il bel tempo estivo non è ancora il momento.