Sta per iniziare il primo sciame meteorico degno di nota e ci accompagnerà per qualche giorno in queste notti d’aprile, soprattutto quelle comprese verso Pasqua a cavallo dal 20 al 25 aprile e picco massimo atteso nella notte del tra il 22 e il 23.
Per vedere lo spettacolo bisognerà osservare ad est nord/est, dove sarà più facile vedere le tracce lasciate dalle meteore ed esattamente tra la costellazione di Ercole e quella della Lira (da questa deriva il nome delle Liridi), non difficile da individuare perché si trova Vega, una delle stelle più brillanti del cielo d’aprile.
Al momento del picco, in genere si possono avere fino a 20 meteore all’ora, ma in alcuni anni se ne sono avvistate anche fino a un centinaio. Il maggior numero delle meteore è previsto nelle ore dopo il tramonto, purtroppo quando l’area radiante (da dove sembra nascano le stelle cadenti) è ancora bassa sull’orizzonte.
Le Liridi derivano dal passaggio della cometa C/1861 Thatcher, che torna a farci visita ogni 415 anni. Si narra che nel 687 a.C. lo sciame meteorico fu così intenso da far vedere le stelle cadere come fossero gocce di pioggia. Ed anche nel 1803 si toccarono fino a 700 meteore in un’ora.
A disturbare in parte lo spettacolo ci sarà la luna piena attesa il 19 del mese, ma secondo l’Uai (Unione Astrofili Italiani) ci sono comunque buone probabilità di vedere le stelle cadenti, poiché il disturbo lunare interesserà solo le ultime ore della notte.