Dopo un mese di Ottobre particolarmente mite e siccitoso, con temperature tuttavia non eccessivamente elevate, se non sui pianori alessandrini ed astigiani, l’arrivo della depressione atlantica “Severa”, preceduto da un forte vento di Libeccio, è coinciso con le prime timide piogge e della prima nevicata precoce a quote medie in gran parte del Piemonte e addirittura fino a fondovalle nell’Ossola.
L’avvicinarsi e l’approfondirsi della depressione, fino ai 985 hpa a cavallo tra Ottobre e Novembre ha determinato un forte richiamo di umide correnti meridionali in risalita dal Passo del Turchino con correnti dapprima di Ostro e poi di Scirocco.
L’instaurarsi delle miti correnti meridionali ha determinato un repentino innalzamento dello zero termico su tutta la regione con conseguente scioglimento della neve sulle cime meno alte e con la sostituzione della neve con una pioggia battente che tra Domenica 2 ed il 5 Novembre ha portato notevoli apporti idrici, per altro attesissimi, in tutta la regione.
Nella giornata di Domenica piogge particolarmente intense con rovesci temporaleschi dal sapore quasi estivo, hanno interessato le Alpi Marittime e l’Appennino Ligure, tanto da causare una piena straordinaria del fiume Tanaro e di tutti i suoi affluenti di destra.
Ormea e Frabosa Sottana nel Cuneese hanno raggiunto e superato i 100 mm di accumulo in poche ore.
Le località montane a Nord del Po, non ancora raggiunte dal mite Ostro, hanno registrato ancora nevicate fin verso i 1700 metri ma la neve è continuata a cadere fino al fondovalle nell’Ossola e nel vicino Canton Ticino, con sconfinamenti anche nella vicina Valle d’Aosta.
Lunedì l’arretramento della depressione “Severa” verso il Sud della Francia e la penisola Iberica, ha determinato un forte richiamo sciroccale che ha portato piogge intermittenti a macchia di leopardo su tutta la regione con accumuli più consistenti nelle zone più esposte alle umide correnti meridionali ma anche locali ombre pluviometriche alpine o appenniniche, specialmente nella parte centrale della regione con asse Torino-Asti-Alessandria.
Il rafforzamento infine di un campo anticiclonico sulla penisola Iberica, ha determinato un avanzamento verso Nord-Est della depressione ormai entrata in cut-off dal flusso principale Atlantico, ma ancora in grado di produrre nuovi sistemi nuvolosi in spostamento dalla vicina Francia fin sulla nostra regione.
Nella mattinata di Martedì l’intera regione appariva completamente ricoperta da nuvole compatte in risalita dalla Liguria verso Nord.
Già in mattinata si registravano le prime piogge a carattere continuo e persistente su tutta la regione con accumuli più consistenti a Nord dell’Appennino e a Nord del Po. Le nevicate interessavano tutto l’arco alpino occidentale ed in particolar modo il territorio valdostano, dapprima attorno ai 2000 metri per poi ridiscendere fino ai 1500 metri nel pomeriggio-sera con accumuli superiori al metro. Soltanto le Prealpi Biellesi non hanno beneficiato della neve perché particolarmente esposte alle calde correnti sciroccali.
In serata poi, si è avuto l’epilogo con il transito del fronte freddo accompagnato dalla genesi di numerosissimi cumuli-nembi in risalita dal Passo del Turchino, che hanno provocato una serie di violenti temporali accompagnati da forti raffiche di vento, pioggia a tratti molto intensa e numerosissime fulminazioni, evento questo davvero insolito se non rarissimo nella nostra regione nel mese di Novembre…
L’ultima volta che in questo mese si sono verificati forti temporali in Piemonte è stato 40 anni fa quando, tra il primo ed il 4 Novembre 1968 il Biellese veniva sconvolto da una violenta alluvione che causava la morte di 57 persone e la distruzione di numerose vallate.
Martedì sera la stazione meteo di Oropa segnalava vento da SE a 52 kmh, ma mercoledì mattina e pomeriggio il forte vento di scirocco raggiungeva i 67,6 kmh con forti scrosci di pioggia ed accumuli di 135 mm in meno di 24 ore.
Il transito del fronte ha portato piogge copiose su tutta la Pedemontana tra il Canavese e l’Ossola passando per il Biellese e la Valsesia, ma questa volta non ha risparmiato neppure il resto della regione.
Il fiume Sesia ha raggiunto il livello di piena ordinaria e le località montane del bacino idrografico hanno raggiunto accumuli compresi tra 140 e 190 mm in 36 ore.
Gli accumuli da inizio mese hanno raggiunto e superato la media pluviometrica mensile praticamente in tutta la regione, con un surplus idrico che almeno in parte va a colmare il deficit annuale a nord del Po, mentre a Sud del Po in gran parte è già stata superata la media annuale.
Nella giornata di Mercoledì 5 è rimasta una diffusa instabilità su tutta la regione con residue piogge soprattutto nel Canavese e a nord del Po, ma dal tardo pomeriggio nuovi violenti temporali sono risaliti dal Turchino verso Nord portando accumuli alluvionali nel Canavese, in particolare nelle valli Orco e Soana, dove gli accumuli sono stati particolarmente impressionanti: 203 mm caduti dalla mezzanotte alle 23 di Mercoledì, nella località di Sparone (TO) che sommati ai 97,8 mm caduti nella giornata di Martedì portano l’accumulo a 310,8 mm in 36 ore.
Sempre nelle valli a sud del Gran Paradiso, Corio ha totalizzato 148 e 105 mm negli ultimi 2 giorni, mentre Valprato Soana ha totalizzato 135 e 131 mm nei 2 giorni.
Le località montane Valsesiane invece hanno accumulato altri 80 mm che si sommano ai 110 caduti Martedì.
Nel Biellese l’accumulo più consistente di 80 mm si è avuto in valle Cervo a Piedicavallo (185 mm in 48 ore), dove a partire dal primo pomeriggio si sono anche avute le prime nevicate oltre i 2000 metri.
Nel settore alpino del Canavese si sono avute le nevicate più consistenti dell’intera regione, a 2500 mt gli accumuli dovrebbero superare i 2 metri di altezza, i 400 mm di pioggia caduti in valle Orco fanno ipotizzare accumuli di 4 metri di neve fusa sui versanti Sud del Gran Paradiso.
Più asciutte le località del Cuneese-Astigiano ed Alessandrino, tuttavia anche queste interessate dai forti temporali di Martedì sera con replica Mercoledì sempre in serata, e gli accumuli sono stati compresi tra i 10 mm del piano ed i 65 mm delle località appenniniche.
Interessante notare che in queste ultime zone, i temporali in arrivo dal Passo del Turchino non hanno prodotto ombre pluviometriche nella giornata di Mercoledì: 25 mm di pioggia sono infatti caduti anche nel Novese e ad Ovada; un forte temporale infine nella serata di Mercoledì si è abbattuto su Alessandria con acculo di ben 35 mm che per la città è un accumulo notevole.
Infine segnalo i 98,6 mm caduti a Limone Piemonte negli ultimi 2 giorni ed i 135 mm di pioggia caduti nello stesso lasso di tempo nella già alluvionata Valle Pellice.
In definitiva si può dire che in questa occasione il Piemonte ha fatto un ottimo bottino, rimpinguando le già esauste falde freatiche, ridando un aspetto più consono a fiumi e torrenti, creando i presupposti per un’ottima stagione sciistica, ma causando pure qualche fondato timore per il ripetersi di nuovi eventi alluvionali.