E’ interessante notare come vi sia stata una imponente discesa di aria fredda, con una configurazione barica tipicamente invernale, che ha interessato tutta l’Europa Centrale.
La causa di tale discesa è stata l’improvvisa espansione anticiclonica sulla Scandinavia ed il Mar Baltico, il che ha permesso ad una saccatura fredda in quota di dirigersi verso il Mar Nero, portandosi dietro il primo afflusso di aria Artica della stagione.
Le temperature minime, complice tale afflusso freddo e la serenità del cielo, sono scese su tutta la zona dell’Europa Centrale ed Orientale.
Le montagne dei Balcani hanno risentito maggiormente del gelo in arrivo, con i -9°C misurati ai 2504 metri di altezza di Omu , e sui 2925 metri di Mussala, in Bulgaria (in entrambi i casi 9°C in meno della norma).
Ma, questa mattina, 11 settembre, la temperatura è scesa ad appena 1°C a Sibiu ed a Bacau, nella pianura romena, valori di 7-8°C inferiori alla media mensile.
Simile temperatura si ritrova a Lviv, in Ucraina (8°C in meno del normale), ed a Zakopane, in Polonia.
Ma proprio qui, nello Stato polacco, abbiamo avuto, ieri, i primi zero gradi della stagione.
Essi sono stati toccati nelle città di Raciborz, Bialystok, Klodzko, mentre addirittura -1°C è stato registrato a Terespol (temperature anche qui di 8-9°C inferiori alla norma di settembre).
Si dice che, spesso, le configurazioni bariche che portano il freddo in settembre tendono poi a ripetersi durante il semestre invernale, tuttavia questa non è certamente un regola fissa, spesso i freddi precoci settembrini hanno annunciato un inverno rigidissimo, ma, altre volte, sono stati semplicemente un “fuoco di paglia” e niente più!