OLGA HA PRESO IL POSTO DI MADELEINE – Le depressioni atlantiche appaiono sempre in gran spolvero: dopo la lunga azione di Madeleine, rimasta collocata per molti giorni sull’Inghilterra, ora è giunto il turno di Olga che ne prende l’eredità mantenendo così condizioni meteo compromesse su gran parte dell’Europa Occidentale. Rammentiamo che queste denominazioni alle perturbazioni, o per meglio dire ai cicloni, sono attribuite dal Servizio Meteorologico Tedesco dell’Università di Berlino. Il nuovo profondo sistema ciclonico nord-atlantico, posizionato tra l’Inghilterra ed il nord della Francia, è dunque prepotentemente entrato sulla scena con un attiva perturbazione che va ad arcuarsi attorno al minimo barico. La parte più attiva del ramo perturbato ha già raggiunto l’entroterra francese, seguito da forti ed intensi venti più freddi dai quadranti occidentali.
ITALIA IN BALIA DEGLI EVENTI – In attesa d’ostacoli, le perturbazioni restano libere di scorrazzare verso l’Italia. In attesa dell’intrusione della perturbazione più forte, altri sistemi nuvolosi sfrangiati sono transitati nella giornata odierna sullo Stivale, in particolare al Meridione, convogliati dall’afflusso di correnti umide occidentali. Qualche pioggia si è avuta soprattutto in una prima fase sulle regioni tirreniche ed al Settentrione, soprattutto fra i settori alpini e le alte pianure. Nelle ore pomeridiane è entrato invece in gioco l’effetto del riscaldamento diurno, con vivace fioritura di cumulonembi temporaleschi lungo la dorsale appenniniche. Rovesci intensi a sfondo temporalesco si sono sviluppati anche sulla Val Padana orientale, tra l’Alta Emilia ed il Basso Veneto.