Ciclone d’inizio inverno:
l’esordio stagionale, come sottolineato in varie circostanze, ha ricalcato grosso modo l’andamento autunnale. A segnare, pesantemente, l’avvio è intervenuto un ciclone mediterraneo denominato “Xandra”. Fortunatamente gli effetti sono risultati meno devastanti del previsto e ciò è imputabile alle modifiche di traiettoria intervenute in corso d’opera. Va detto che l’ondata di maltempo è tutt’ora in atto e che nel corso della giornata potrebbero manifestarsi fenomeni localmente violenti. Per questa ragione rimandiamo il bilancio definitivo a domani.
Il perché dei fenomeni estremi:
una delle caratteristiche essenziali dell’autunno, lo sappiamo bene, è risultata la possente anomalia termica positiva. Il caldo a tratti inusitato si è ripercosso sulla temperatura delle acque mediterranee, che tutt’oggi persistono su valori decisamente superiori alla norma. Ne conseguono ingenti quantitativi d’energia potenziale, da spendere ai primi sbuffi d’aria fresca. Ed è ciò che è avvenuto recentemente tra la Penisola Iberica e il Marocco, laddove si è registrata un’irruzione nord atlantica poderosa. I contrasti termici che ne sono scaturiti hanno scavato la profondissima lacuna ciclonica osservabile attualmente e che dovrebbe permanere in loco anche nei prossimi giorni.
Cambio di rotta:
le buone notizie giungono dal fronte termico, confermando le proiezioni evidenziate giorni or sono. La diminuzione sarà sostanziale e servirà a ripristinare temperature più consone al periodo. Le dinamiche a carico del Vortice Polare, descritte approfonditamente le scorse settimane, sfoceranno in una meridianizzazione delle correnti ovvero in una rotazione dei venti dai quadranti settentrionali. Una mano in tal senso, imprescindibile, verrà dall’Alta delle Azzorre: confermiamo il ritorno sull’Europa occidentale.
L’entità del calo termico:
osservando le proiezioni termiche peninsulari scorgiamo un diminuzioni notevolissime, localmente di oltre 10°C nell’arco di qualche giorno. Per qualche giorno a partire dall’Immacolata potrebbero concretizzarsi addirittura temperature inferiori alle medie stagionali, soprattutto nelle regioni centro meridionali e insulari. In un quadro circolatorio di tipo settentrionale il Nord Italia potrebbe godere della protezione alpina, con foehn in propagazione sulle pianure e conseguente rialzo termico diffuso.
Accelerazione invernale o fuoco di paglia?:
Le dinamiche a carico del Vortice Polare stanno mutando, specie ai piani alti dell’atmosfera. Potrebbe esserci un temporaneo ricompattamento e il reset barico potrebbe essere rappresentato proprio dalla temporanea meridianizzazione delle correnti. Quel che vorremmo far presente, senza addentrarci nei dettagli, è che le dinamiche atmosferiche stanno mostrando un andamento nettamente diverso rispetto all’anno scorso. Ragion per cui paragonare l’attuale andamento stagionale col 2013, pur mostrando almeno per ora caratteristiche simili, ci sembra una forzatura eccessiva. Vedremo se nelle prossime settimane tali divergenze avranno o meno ripercussioni sulle condizioni meteorologiche emisferiche.
Focus: evoluzione sino al 16 dicembre 2014
Il prosieguo settimanale sarà segnato da condizioni di marcata instabilità, con piogge localmente a carattere di rovescio o temporale. Transiteranno altri due vortici ciclonici: il primo verrà da ovest, il secondo potrebbe subentrare da nord. Nel weekend vi sarà una rotazione nonché accentuazione dei venti, che prima si disporranno da ovest e poi da nord, con conseguente calo delle temperature.
La prossima settimana, che si aprirà con la festività dell’Immacolata, proporrà una ulteriore diminuzione delle temperature specie nella prima metà e i fenomeni che potrebbero interessare le regioni centro meridionali assumerebbero carattere nevoso lungo la dorsale appenninica a quote decisamente interessanti. Seguirà un miglioramento, per probabile espansione dell’Alta delle Azzorre verso la nostra Penisola.
Evoluzione sino al 21 dicembre 2014
Il cambio circolatorio potrebbe intervenire con più vigore nella seconda decade di dicembre, confermando comunque un quadro termico consono al periodo se non addirittura più freddo della norma.
In conclusione.
Le premesse per un cambio di marcia rispetto al tempo passato ci sono tutte e l’inverno potrebbe recitare un ruolo importante già nelle prossime festività natalizie.