Non nascondo la mia soddisfazione nel vedere dai run di oggi dei principali centri di calcolo internazionale un cambiamento sostanziale delle condizioni climatiche europee.
Come avevamo sottolineato nello scorso editoriale avremmo avuto un cambiamento significativo delle condizioni climatiche verso i giorni immediatamente prossimi al Natale.
Le conclusioni che avevano portato a una simile analisi derivavano dalla mutata configurazione stratosferica con trasferimento del core gelido del VP verso la Siberia orientale con un conseguente indebolimento della Depressione di Islanda e una successiva rimonta Azzorriana.
Oggi sottolineando come qualche run positivo non costituisca ancora nessuna sicurezza su periodi di forte maltempo e di freddo sull’Italia ma ne sono un ottimo viatico, voglio rimarcare la situazione in atto nella nostra Stratosfera con i cambiamenti impellenti che la stanno per interessare.
Già nei prossimi giorni assisteremo a importanti riscaldamenti della stratosfera che interesseranno dapprima la Siberia occidentale e l’Alaska e successivamente anche forse la siberia orientale. Pur non sottovalutando il posizionamento non propriamente favorevole per l’Europa degli strat dei prossimi giorni, voglio soffermarmi su due importanti conseguenze che riguarderanno l’Europa: lo spostamento del core gelido del VP verso la Scandinavia e la tendenza per il momento accennata a 1 e 2 Hpa della formazione di uno Strat sulla Siberia orientale con possibile influenza massiccia sull’Europa.
E’ chiaro che il Natale dovrebbe passare con influenze artiche ma non continentali mentre per Gennaio ci possiamo attendere un più massiccio collasso del VP con interessamento di masse gelide anche in prossimità dell’Europa.
Lungi dal fare dei sensazionalismi in un annata storica per l’Autunno più caldo e anomalo da molti anni a questa parte; però nell’alveo dei cambiamenti climatici che vive il nostro pianeta negli ultimi decenni è bene ricordarlo, esistono anche eventi estremi freddi, per cui è bene non abbassare la guardia e scrutare quello che la natura ci prepara.