INSTABILITA’ TUTTA DA SEGUIRE – Le correnti più fresche atlantiche si apprestano a scardinare il fortino anticiclonico e avranno certamente qualche effetto sul Nord Italia, dove i contrasti termici e l’orografia giocheranno a favore di qualche episodio temporalesco localmente vigoroso nel corso del tardo pomeriggio-sera. Le proiezioni di Estofex vedono gran parte del Nord a rischio di temporali di un certo rilievo, in particolare le zone del Nord-Est dove soprattutto fra sera e notte si attende la fase clou delle precipitazioni. Quello che sembra certo è che i fenomeni non risulteranno così diffusi ed andranno a concentrarsi in diverse celle soprattutto fra la fascia prealpina e la pianura a nord del Po, anche se in questo tipo di temporali è pressoché impossibile individuare con precisione in anticipo quelle che saranno le zone più colpite.
RISCHIO DI TEMPORALI AD ASSE OBLIQUO – La possibilità di qualche temporale violento (non escluse supercelle) potrebbe derivare soprattutto dalla presenza di una forte corrente a getto in transito proprio fra le Alpi e la Val Padana. Gli intensi venti in quota fanno in modo che la parte sommitale del temporale viene portata, a causa di tali forti venti, a notevole distanza rispetto alla base, assumendo pertanto un asse decisamente inclinato. In questo tipo di temporali la parte delle correnti discendenti (downdraft) tende a distanziarsi maggiore dal ramo ascendente (updraft), senza quindi interferire distruttivamente con quest’ultimo. Le correnti ascensionali quindi persisteranno per più tempo, creando le condizioni ideali per la salita ulteriore del cumulonembo, con rischio maggiore di fenomeni intensi e grandinate importanti, oltre persino a qualche fenomeno vorticoso.