Risveglio mite e soleggiato su tutto il nostro paese, i venti sono ancora a componente meridionale lungo le coste tirreniche, ma presto verranno sostituiti dalla tramontana che soffierà decisa a partire dalla nottata, portando con essa anche un pesante ma temporaneo calo termico. Durante la serata di ieri sera, l’ampio sistema frontale legato alla depressione nel nord Europa stava raggiungendo l’arco alpino con la sua parte più avanzata costituita prevalentemente da cirri e cirrostrati. Durante la notte il tempo è andato peggiorando rapidamente nel versante settentrionale dell’arco alpino. Una volta raggiunti i crinali più alti il sistema frontale è andato parzialmente disfacendosi, specialmente nel suo settore più occidentale. Adesso un lungo serpentone di cirri estesi da ovest verso est, sta attraversando con gran rapidità il nostro paese.
Durante la notte questa banda nuvolosa la ritrovavamo ad attraversare le regioni del nord Italia, in questo momento è presente sulle regioni centrali in procinto di attraversare anche il sud. Al di la del suddetto fronte l’aria fredda comincia ad affluire dapprima in quota, facendo ruotare più decisamente le correnti da NW. Il favonio sta interessando già da qualche ora le aree prealpine, dove ancora il calo della temperatura si sta facendo attendere. I venti nelle aree di pianura al momento sono ovunque generalmente deboli; entro sera rinforzeranno da NW portando con essi un buon calo delle temperature ed un generale rasserenamento con valori di umidità relativa piuttosto bassi. Notevole sarà il calo delle temperature che avverrà in quota: attualmente le temperature sono di circa +6°C a 850hpa sul Mar Ligure, entro la mezzanotte di questa sera i valori scenderanno sino a -5°C.
Attualmente il tempo peggiore lo ritroviamo lungo le creste confinali dell’arco alpino, e vallate prospicienti: l’arrivo del fronte in queste zone ha già comportato la rotazione del vento facendolo provenire da NW gradualmente più freddo. I cieli in queste zone sono nuvolosi, ed ha tratti arrivano spruzzate di neve portate da un violento vento da nord. Pochi chilometri più a sud si apre il muro del foehn ed il cielo diviene rapidamente sereno. Il fronte si sta manifestando più attivo lungo le alpi orientali dove, aiutato da geopotenziali più bassi e da un maggior contenuto di aria fredda in quota, la perturbazione sta riuscendo a generare alcuni temporali.
La situazione barica attuale in Europa vede l’anticiclone delle Azzorre nella penisola Iberica sbilanciarsi parzialmente verso nord, ad est i suoi confini sono stati limati grazie all’ingresso del sistema frontale freddo in Europa centrale. Tale sistema frontale è stato generato grazie alla presenza di una vasta area ciclonica presente in tutta l’Europa centro settentrionale ed orientale. L’allungamento parziale dell’anticiclone verso nord non ha fatto altro che favorire l’ingresso a latitudini più meridionali dell’aria fredda associata.
L’area anticiclonica riguadagnerà presto il terreno perduto aiutata dall’ingresso in loco della stessa aria fredda convogliata dal fronte. Il vasto sistema depressionario che sta interessando l’Europa centrale ed orientale da alcuni giorni, seguiterà a mantenersi attivo portando con sé un graduale ma deciso abbassamento delle temperature. Tutta la fascia più settentrionale europea è piombata in inverno già da alcuni giorni. Ma le temperature in queste ultime ore hanno subito un vero e proprio crollo anche sull’Europa centrale. In certe località i valori sono su livelli gelidi, ne sono una prova i -4°C di Stoccolma, i -16°C di Oslo, i -11°C di Elsinki.
La tendenza per la giornata di domani vede l’ingresso sul nostro paese della massa d’aria fredda dal nord Europa. L’arrivo della nuova massa d’aria si accompagnerà ad un generale rasserenamento nelle regioni del nord e del centro Italia, soprattutto lungo le coste tirreniche e nelle zone riparate dalle Alpi. Le correnti in quota saranno da NW, ed inoltre l’arrivo dell’aria fredda non darà origine a nessun minimo depressionario al centro-sud. La conseguenza di tutto questo sarà una notevole limitazione dei fenomeni anche per queste regioni, che non vedranno niente di più che dei rovesci o brevi temporali, in rapido spostamento verso sud con l’avanzare della massa d’aria.