Caldo record:
non poteva essere altrimenti, considerando l’enorme estensione dell’Anticiclone Africano. L’ondata di caldo si è distesa nelle regioni settentrionali, ha valicato le Alpi e ha raggiunto una gran fetta dell’Europa. Record di temperatura sono stati polverizzati in varie località alpine, soprattutto sul versante francese, ma impressiona la facilità con la quale i termometri hanno superato i 35°C in altre Nazioni come la Germania, la Polonia, l’Ungheria, la Slovacchia, la Repubblica Ceca. In quest’ultimo caso è stato registrato un record nazionale impressionante: 40,4°C a Dobrichovice, vicino Praga.
In Italia si boccheggia:
non bastassero le altissime temperature, il perdurare dell’Alta Pressione determina l’accumulo di umidità nei bassi strati. L’afa, per intenderci, è alle stelle tanto in Val Padana quanto sulle coste. Si pensi che in talune località costiere della Campania, piuttosto che del Lazio, della Sardegna e della Calabria, le percentuali di umidità superano il valore di 70. Ne conseguono indici di calore superiori ai 40°C e ovviamente tutta una serie di malesseri fisici che si manifestano anche in persone senza alcune problema di salute.
Buone nuove
dopo aver analizzato le proiezioni dei modelli, possiamo confermare il break atlantico del fine settimana. Il passaggio di una perturbazione, in arrivo da ovest, provocherà oltre al peggioramento del tempo nelle regioni centro settentrionali, una generale diminuzione delle temperature. Venti più freschi di Maestrale spazzeranno via la calura africana e i termometri registreranno valori più consoni al periodo. Rimarranno più alti della norma all’estremo sud e sulla Sicilia, ma almeno sarà un caldo sopportabile grazie a tassi di umidità decisamente inferiori agli attuali.
Le cattive notizie:
ne facemmo cenno durante il precedente articolo. Per abbattere una struttura anticiclonico così vigorosa, vi vorrebbe un cambio configurativo sostanziale. Per intenderci, servirebbe la strutturazione di un’ampia area ciclonica che sia in grado di sospingere le perturbazioni nel cuore dell’Europa. Non solo, servirebbe che l’Alta delle Azzorre andasse a colmare quella lacuna barica oceanica che troppe volte ha condotto a sé le maglie perturbate britanniche. Sinceramente, anche analizzando vari pattern climatici di rilievo, non siamo in grado di scorgere un cambiamento di tale portata.
Tornerà il caldo:
l’incursione atlantica si risolverà rapidamente. Pensate, fin da lunedì prevarranno le schiarite e l’espansione anticiclonica riporterà condizioni di stabilità già nel corso del martedì. Si tratterà, per l’ennesima volta, dell’Anticiclone Africano. Anticiclone che farà nuovamente impennare le temperature verso valori superiori alle medie stagionali. Quasi sicuramente non sarà un’ondata di caldo della stessa portata dell’attuale, sia perché la struttura non sembra avere la medesima spinta, sia perché le giornate s’accorciano e presto saremo a settembre.
L’estate ha ancora molto da dire:
fra poco più di una settimana comincerà l’autunno meteorologico, ma capita sovente che settembre si riveli un mese tipicamente estivo. Le incursioni anticiclonico sono abbastanza frequenti e le ondate di caldo – quando presenti – non hanno più l’energia necessaria per farci boccheggiare. Le proiezioni a lungo termine sembrano indicare una prima decade di settembre all’insegna del sole e del caldo, un tempo ideale per chi avrà scelto di prendersi le ferie in questo periodo.
Focus: evoluzione sino al 04 settembre 2012
Il tempo resterà caldissimo e soleggiato sino a sabato, salvo qualche temporale sulle Alpi e nelle zone pedemontane del nord Italia. Domenica, invece, l’ingresso di una perturbazione arrecherà un forte e rapido peggioramento, che interesserà maggiormente le regioni settentrionali con piogge e temporali piuttosto forti. Locali acquazzoni coinvolgeranno le centrali tirreniche, mentre altrove dovrebbe reggere la stabilità. Ma quel che più interessa è il successivo calo termico, provocato dall’ingresso del Maestrale. Una diminuzione che interesserà tutte le regioni, ma è destinato ad interrompersi già nella giornata di martedì.
L’Anticiclone Africano, come detto, tornerà rapidamente in sella e riporterà condizioni di stabilità da nord a sud. Le temperature riprenderanno a salire e si porteranno su valori superiori alla norma. A cavallo tra fine agosto e i primi di settembre, si potrebbe realizzare un altro rapido passaggio temporalesco nelle regioni settentrionali. Nulla in grado di compromettere definitivamente la tenuta anticiclonica, che dovrebbe apportare bel tempo sino a fine periodo.
Evoluzione sino al 09 settembre 2012
Entro la fine della prima decade sembra manifestarsi un cambio circolatorio importante, con l’Alta delle Azzorre pronta a riportarsi sull’Europa occidentale. Se così fosse, dalla Scandinavia si metterebbe in moto una saccatura Artica la cui traiettoria potrebbe penalizzare il Mediterraneo. Per ora è soltanto un’ipotesi, da valutare coi prossimi aggiornamenti.
In conclusione.
Ne siamo certi, l’estate del 2012 entrerà di diritto tra le più calde di sempre. E il mese di agosto verrà ricordato anche in molte zone europee, pur restando distante da quello che fu il tragico agosto 2003.