Un vasto anticiclone, in parte di natura termica, tenderà a consolidarsi gradualmente tra la Russia e le alte latitudini europee, determinando un crescente apporto d’aria fredda continentale verso ovest in direzione del Vecchio Continente soprattutto nei primi giorni della prossima settimana. Quando ci troviamo in corrispondenza di circolazioni antizonali (correnti che si orientano in senso inverso rispetto alla prevalente circolazione occidentale), in genere la predicibilità dei modelli tende ad abbassarsi e assistiamo non di rado a repentine variazioni dell’evoluzione.
Ad oggi non è infatti chiaro quale possa essere l’effettivo coinvolgimento dell’Italia. Tuttavia, questa retrogressione di correnti gelide dalla Russia potrebbe seguire una traiettoria alta. Il grosso potrebbe pertanto transitare a nord delle Alpi, dal Centro Europa al Regno Unito, come si può intuire osservando questa mappa tratta dall’ultima corsa del modello GFS (fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), incentrata per il 20 febbraio. Se dovesse essere questo lo scenario, allora l’Italia si troverebbe un po’ ai margini e sarebbero le regioni del Nord a risentire di più del raffreddamento.