La struttura anticiclonica sul Continente Europeo è in fase di progressivo cedimento alle medie-alte latitudini per l’affacciarsi di una saccatura scandinava, la quale sta sospingendo masse d’aria fredde in direzione delle Isole Britanniche e del Mare del Nord. Le propaggini della saccatura arrivano a sconfinare già sulle zone più settentrionali delle nazioni centro-orientali europee, dove si viene a creare quel corridoio instabile dettato dallo scontro fra masse d’aria diverse. L’anticiclone, costretto ad abbassarsi di latitudine, è tuttavia disturbato anche alle latitudini mediterranee da una modesta goccia fredda tra la Libia e la Tunisia, ma anche da spifferi instabili che stanno giungendo da occidente verso la Penisola Iberica.
In questo week-end appena trascorso il caldo più sorprendente ha interessato tutte le Isole Britanniche, con una precoce fase di stampo estivo che ha spinto non poche persone ad affollare le spiagge ed i parchi, per trascorrere alcune ore all’aria aperta. Quest’oggi il caldo intenso resiste soprattutto sull’Inghilterra, con punte di 28 gradi a Londra, ma ha preso piede anche in Francia, dove si sono localmente superati i 30 gradi in alcune località. Un massiccio calo termico ha invece interessato le zone centro-settentrionali scandinave, tanto che in diverse località le temperature hanno faticato a toccare i 10 gradi. Solo qualche giorno addietro queste stesse zone erano nella morsa di una calura eccezionale.
Il caldo appare in crescita anche sull’Italia, in particolar modo sulle regioni settentrionali, dove si stanno raggiungendo le prime punte locali di 30 gradi sulla Pianura Padana. Decisamente eclatanti le temperature anche in quota, sulle Alpi, con punte di 25-26 gradi in diverse località attorno ai 1000 metri di quota sul Trentino Alto Adige (sul fondovalle Bolzano ha raggiunto i 29 gradi). Il forte riscaldamento diurno è all’origine di qualche annuvolamento cumuliforme termoconvettivo a carattere sparso, in genere piuttosto limitato ed improduttivo.
Una circolazione di aria instabile resiste invece al Sud Italia, per le infiltrazioni fresche che seguitano a giungere dai Balcani e che alimentano una goccia fredda posizionata tra la Tunisia ed il Canale di Sicilia. Le maggiori manifestazioni temporalesche stanno interessando la Sicilia e la Calabria, ma vanno rilevati anche i focolai temporaleschi sulla dorsale appenninica centro-meridionale che, coadiuvate dalla circolazione in quota, stanno sconfinando in vicinanza delle coste della Campania e del Lazio centro-meridionale: la Capitale non è risparmiata da un acquazzone collegato all’attività instabile.