Si apre una svolta meteorologica sull’Europa Occidentale, dopo un lungo periodo caratterizzato da prevalenti domini di Bassa Pressione, causati dalla perseverante azione di miti ed umide correnti atlantiche, queste ultime richiamate dall’approfondimento costante di aree depressionarie sulla vicina Penisola Iberica.
Lo scorrimento di correnti sud/occidentali ha portato numerosi transiti perturbati anche sul nostro Paese con fenomeni che hanno penalizzato soprattutto le regioni del Nord, che hanno vissuto un inatteso boom pluviometrico fin da inizio mese, mentre il Sud ha risentito più direttamente delle fasi pre-frontali, responsabili d’impennate termiche e di precipitazioni piuttosto scarse.
L’ultima perturbazione della lunga serie si va ormai arenando sull’Europa Orientale, nei pressi delle nazioni a nord del Mar Nero, e con essa anche il sistema depressionario associato, il quale si è man mano slegato dalla figura di Bassa Pressione atlantica principale, posta ad ovest delle Isole Britanniche.
Non giungono momentaneamente nuove minacce perturbate dal Vicino Atlantico, poiché il sistema ciclonico appena menzionato è costretto a fare i conti con una rimonta sub-tropicale oceanica, che sta gradualmente invadendo la Penisola Iberica e parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo.
L’aumento della pressione atmosferica riguarda anche la nostra Penisola e rispetto alla giornata di ieri sono molto evidenti le aperture del cielo sulle regioni settentrionali, ove ieri agiva ancora una parte del ramo perturbato occluso, collegato al transito del sistema ciclonico.
La coda della perturbazione sfiora ancora i settori orientali alpini, ove vi sono i maggiori addensamenti, con rovesci temporaleschi oltre i confini. Le ampie schiarite in Val Padana stanno incentivando una forte risalita termica, con valori che nelle prossime ore pomeridiane potranno raggiungere i 25 gradi, specie sul milanese.
In queste ore non mancano nubi sparse anche sulle restanti regioni italiane, a causa dello scorrimento d’aria instabile in quota dai quadranti settentrionali, più attiva lungo le regioni meridionali peninsulari.
Su tutta la dorsale appenninica vi sono imponenti formazioni nuvolose cumuliformi, che su Puglia, Calabria e Lucania tracimano fin sulle zone costiere, laddove l’instabilità risulta di maggior rilievo. In Abruzzo sono segnali temporali, altre manifestazioni temporalesche nelle prossime ore potranno colpire altri settori appenninici.
Si tratta di una fase d’instabilità atmosferica tipica di questo periodo di primavera ormai matura, quando la presenza d’aria fresca in quota contrasta con il soleggiamento già forte, il quale riscalda rapidamente le terre emerse durante le ore diurne giornaliere.
Nel corso dei prossimi l’Alta Pressione sub-tropicale oceanica tenderà a rafforzarsi sulla Penisola Iberica. La protezione verso le nostre regioni non sarà totale, in quanto persisteranno delle infiltrazioni d’aria più fresca in quota, pronte a favorire instabilità atmosferica sulle zone interne, limitata alle ore centrali e più calde della giornata.