Il fatto di sentirsi fiacchi in primavera è una cosa nota e sembra esserci una relazione precisa con le condizioni ambientali ed i primi caldi di stagione che caratterizzano il cambio stagionale ed in particolare il mese di aprile. Il fenomeno della spossatezza così accentuata in primavera è stato rilevato già da diverse ricerche svolte in passato, ma le cause e le modalità sono state ulteriormente approfondite in un recente studio effettuato dall’Università di Firenze e dall’Università Bicocca di Milano, pubblicato sulla rivista Hypertension.
Le cause dell’eccessiva stanchezza deriverebbero da uno stretto legame fra il clima che diventa più caldo e la pressione arteriosa: quando la colonnina di mercurio sale e le giornate si allungano, la pressione arteriosa mattutina e quella diurna scendono in modo sensibile, mediamente di 0,14 punti per ciascun grado di temperatura in più registrato durante il giorno. A questo calo si aggiunge poi quello dovuto alla maggior durata delle giornate nella bella stagione, esaltato dall’ora legale: in sostanza è il calo della pressione a farci sentire più stanchi, riprendendo quel famoso detto d’aprile.