Dopo aver trascorso un intero inverno nel quale le uniche nevicate abbondanti (localmente anche record) hanno interessato l’Arco Alpino, finalmente è arrivato il momento della riscossa dell’Appennino in questa terza decade di marzo. Queste nevicate rappresentano una controtendenza, in quanto su quasi tutta la dorsale appenninica c’era stata una forte penuria di neve lungo tutto il trimestre invernale, a causa del clima costantemente troppo mite.
Quest’oggi, a causa della recrudescenza perturbata dovuta alla lenta evoluzione verso est di un vortice ciclonico mediterraneo, la neve è caduta abbondante dall’Appennino Romagnolo fino a quello calabro, a quote generalmente superiori ai 1000/1400 metri. L’immagine sottostante mostra Castelluccio di Norcia (fonte www.umbriameteo.com/) sotto una bufera di neve, ma le nevicate più abbondanti, con accumuli d’oltre 30-40 cm, si sono avute in quota sui versanti adriatici marchigiani.