Giovedì alle 15 GMT, l’uragano Omar era da poco transitato nel corridoio tra le Isole Vergini e le isole Sottovento settentrionali. L’uragano, all’ora indicata, era centrato a 20,2°N 61,3°W, accompagnato da venti sostenuti fino a quasi 140 km/h, e si muoveva verso nord-nordest, ormai in aperto Oceano Atlantico. Nei prossimi giorni, secondo le previsioni, Omar continuerà a spostarsi verso nordest, sempre in Oceano, indebolendosi, scendendo già sabato allo status di tempesta tropicale.
Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, Omar ha portato 168 mm all’aeroporto di Saint John, Antigua, e 138 all’aeroporto Princess Juliana di Saankt Maarten (quello famoso per la spiaggia situata a pochi metri dalla pista d’atterraggio, con gli aerei che passano solo pochi metri sopra i bagnanti), nelle Antille Olandesi. Da segnalare anche 99 mm a Saint Eustatius (Antille Olandesi) e 54 a Golden Rock (Saint Kitts and Nevis). Raffiche di vento fino a quasi 100 km/h si sono registrate tanto a Saankt Maarten quanto a Saint Croix, nelle Isole Vergini Americane.
Giovedì la depressione tropicale 16, contrariamente alle previsioni, ha abbandonato la costa dell’Honduras per puntare decisamente nell’entroterra del paese. L’aver abbandonato il mare ha impedito al sistema perturbato di rinforzare a “tropical storm”, tuttavia piogge intense non sono mancate sull’Honduras e il Guatemala orientale. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 133 mm a Choluteca e 121 a La Ceiba, entrambe in Honduras. 107 mm a Puerto Barrios, in Guatemala, tra le 6 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì.