Ancora sotto il segno della stabilità atmosferica il tempo sul bacino del Mediterraneo, con particolare serenità del cielo e temperature miti sulla penisola iberica mentre più fresco il tempo su Francia ed Italia, ma pur sempre con cieli poco nuvolosi così come su Svizzera Germania e Benelux.
Una struttura che sembra voler resistere bene agli attacchi delle depressioni, col suo centro di 1034hpa sul nostro paese, ma minata da ogni lato da sistemi depressionari: ad est l’area ciclonica che tanto freddo e neve ha portato e sta portando sui paesi orientali con temperature prossime allo 0°C sul comparto balcanico danubiano, nettamente sotto di esso sul nord dell’area con cieli variabili o perturbati e precipitazioni nevose; ad ovest un treno perturbato che sta conquistandosi l’Europa settentrionale occidentale e cerca di avanzare verso ovest da questo varco apertosi a nord, coinvolgendo nel maltempo penisola scandinava e Danimarca dove le temperature tendono ad essere più autunnali dopo i rigori dei giorni scorsi e le piogge sostituiscono le nevicate passate, seppur su Svezia e Finlandia resistono massime sottozero sulle aree interne.
Il Regno Unito è sotto la diretta influenza del flusso atlantico, le temperature sono nella norma e i cieli variabili molto nuvolosi con piogge, riportando alla consuetudine il regime climatico sulla regione.
Da notare che sull’Africa si è spostata verso levante l’area di bassa pressione, restando comunque al di fuori della circolazione continentale europea, mentre una nuova depressione al largo delle coste africane occidentali mina l’anticiclone da sudovest.
La situazione si presenta quindi molto dinamica e caotica e le mosse delle figure che influenzano lo scacchiere europeo sono di difficile previsione; l’anticiclone sicuramente sotto l’attacco delle molte aree cicloniche dovrà ricavarsi un suo spazio, ma lascerà gradualmente il mare nostrum in balia dei flussi perturbati, riprendendo la sua propensione agli slanci nordici.
Difficile capire l’incidenza e la traiettoria dei sistemi nuvolosi e la formazione di eventuali depressioni sul bacino del Mediterraneo, mare caldo e sempre pronto a reagire all’entrata di aria di differente estrazione, con ciclogenesi che a seconda della loro collocazione, porterebbero l’attivazione di flussi meridionali con maggiore interessamento del comparto italiano settentrionale ed occidentale o il risucchio di correnti fredde, che ricordiamo sempre attinte da un gran bacino gelido che rappresenta l’est europeo, con l’arrivo del generale inverno su buona parte della penisola.
Di certo resta evidente la totale assenza della depressione di Islanda e il totale governo della situazione da parte dell’Anticiclone Atlantico e del Vortice Polare che con la sua intensa attività ha portato un raffreddamento notevole ad oriente e che comunque resterà piuttosto attivo e protagonista anche del futuro.
La situazione di transizione attuale rende difficile l’interpretazione dell’evoluzione dei prossimi giorni, quindi non resta che attenersi ad un costante aggiornamento onde poter così sciogliere la prognosi su un futuro davvero delicato.