Con oggi ha preso il via l’ultimo weekend di Giugno, poi verrà Luglio e l’Estate entrerà nel vivo. Negli ultimi giorni, non senza fatica, le condizioni meteo sono migliorate e lo si deve a una propaggine anticiclonica che dall’Atlantico si è spinta sull’Italia. Gran parte dell’Europa centro occidentale è avvolta dal dominio Alto Pressiorio, mentre ad est, dai Balcani alla Russia, gravita un nucleo d’aria fredda che non ne vuol sapere d’assorbirsi. Pesanti temporali hanno scosso, anche ieri, varie zone dell’Ucraina, e della Russia. È piovuto in abbondanza, autentici nubifragi, conditi talvolta da colpi di vento e forti grandinate.
Scenari che fanno a pugni coi precedenti, se pensiamo che soltanto una settimana fa il caldo sahariano riusciva a dirigersi anche là. Ed è ovvio che i contrasti termici, condizionati dal Vortice Artico, abbiano funzionato quale combustibile altamente infiammabile. Difatti, se voleste curiosare sul tempo che fa, vi rendereste conto che in una sola settimana le temperature sono calate anche di 10, in qualche caso 15 gradi. Un’Estate che non sta certo lesinando sorprese, e noi in primis ne siamo stati testimoni. Perché giunti alla fine di Giugno, o quasi, è tempo di bilanci. Ed allora vi chiediamo… com’è stata secondo Voi quest’avvio di stagione?
Noi pensiamo che non sia stato normale, ove per normalità intendiamo quelle condizioni meteo anticicloniche, alle quali c’eravamo abituati dopo anni ed anni di osservazioni. Le vere sortite anticicloniche sono mancate, consentendo così a perturbazioni e gocce fredde di penetrare nel Mediterraneo e creare autentici sconquassi. Ha fatto fresco, poi caldo, poi freddo. E’ piovuto, c’è stato il sole, è nevicato sui monti, e poi il vento. Persino qualche tromba d’aria. Insomma, non è stato un mese di Giugno che si possa definire a tutti gli effetti “estivo”.
Ora però, con estrema difficoltà, l’Alta Pressione sta cercando di riprendersi. Se ne sta lontana, in Atlantico, ma riesce comunque ad inviarci una propaggine e grazie ad essa è stata allontanata la massa d’aria fredda venuta dall’Artico. E’ anche vero però che la protezione non è scevra da limiti e difatti, già ieri, qualche sbuffo d’aria più fresca ha fatto sì che si iniziassero a creare le condizioni per la genesi dei temporali.
Oggi, lo avrete capito, prevediamo un’ulteriore accentuazione dell’instabilità. Perché da est, dai Balcani, si insinueranno ulteriori spifferi e fin dal tardo mattino vedremo accrescersi, nei cieli montani, nubi scure e minacciose. Una minaccia che non resterà soltanto tale, ma si concretizzerà con la formazione di celle temporalesche talvolta imponenti. Rispetto a ieri va detto che in qualche regione potranno persino discendere dalle montagne ed interessare le aree circostanti. Sussiste pertanto il rischio di qualche temporale nella piana lombarda e su quella veneta, soprattutto nella tarda serata.
Non solo. Nel Lazio i temporali potrebbero spingersi sino alle porte di Roma ed in Toscana in direzione del Grossetano. Sull’Emilia Romagna è probabile che qualche precipitazione riesca a penetrare verso il Piacentino e il Bolognese, ma anche nel Ferrarese e nel Ravennate. Avrete intuito che, a differenza di ieri, l’instabilità non si limiterà esclusivamente ad Alpi e Appennino Settentrionale, ma si dirigerà fin sui rilievi del Sud. E difatti il rischio crescerà anche in Campania, Basilicata, Calabria e nelle zone interne Insulari. Di sera, però, su tutte queste aree si andrà verso un sensibile miglioramento, col cielo che tornerà a farsi sereno o poco nuvoloso.
Concludiamo con un cenno alle temperature. Al contrario di quel che si potrebbe credere, non è che l’instabilità avrà tutta questa influenza termica. Il clima è estivo, diciamo gradevole. Oggi le massime potranno raggiungere i 30 gradi in diverse località del Nord, delle Centrali tirreniche, nel Sud e sulle Isole. In alcune aree la soglia potrebbe essere scavalcata e la colonnina di mercurio salire verso i 31 o persino i 32.