La forza dell’Atlantico inizia a farsi sentire sempre di più e come detto, quest’anno la sua azione rende l’inverno particolarmente movimentato per tutti. Oggi le nevicate hanno raggiunto anche le regioni della Pianura Padana, le ultime a essere interessate dalla neve, come nelle migliori tradizioni.
Non vorrei scatenare discussioni fra i serristi; ma le condizioni meteorologche, e soprattutto le configurazioni climatiche e meteoroligiche ricordano quelle degli anni ’70 quando tutti gridavano alla glaciazione imminente. E questo trend non è solo di quest’anno ma sembra confermarsi di anno in anno almeno dalla stagione 2001-2002. Siamo di fronte a una inversione di tendenza?
Le notizie dagli scienziati interessati all’analisi del globalwarming risponderebbero di no a questa domanda. Ottobre pare essere stato il più caldo a livello globale da quando esistono le rilevazioni. Ma è anche vero che il progresso preventivato delle temperature globali paventato dall’IPPC, ricordiamo infatti che si parlava di un aumento rispetto al 1990 di 1.4°C come limite inferiore di un range che si portava fino 5.8°C, non pare esserci. Anche se si battono record storici, il trand di riscaldamento non si avvicina nemmeno ai paventati 1.4°C e lo stesso IPCC tende a rivedere le sue stime.
Comunque al di là di queste considerazioni. Il prossimo periodo che ci attende sarà dominato dall’Atlantico che soffierà impetuoso sul Mediterraneo. Miti correnti ci interesseranno e l’inverno gelido sembra passare in secondo piano. Ma non è così. L’alta Azzorriana è molto forte e sembra non volere lasciare il campo completamente al flusso mite atlantico, ma la vera novità è la formazione del protagonista tanto agognato dai freddofili. Appare infatti probabile la formazione della prima vera colata gelida sull’Europa orientale derivante dalla formazione di una gelida alta pressione Russo-Finnica.
Tutto pare improntato ad accadere attorno alla metà di Dicembre e naturalmente le conseguenze sull’Italia di questa nuova figura sono ancora da considerare. Una cosa è certa, l’Atlantico è forte, e almeno al momento non pare che possa cedere il passo a nuove situazioni di blocco; ma l’alta Azzorriana è sempre forte di quinta pronta a saldarsi con possibili alte termiche; vedremo. Un’altra cosa è certa, una debole irruzione fredda ben pilotata sull’Italia e la concomitante presenza di una forte Depressione Islandese ci hanno regalato un Novembre da ricordare…chi lo avrebbe mai pensato quando ci si lamentava del debole flusso atlantico dipensatore di nebbie al nord e di ottobrate romane altrove?
E’ sempre stato così in Italia, nel mezzo di una continua oscillazione fra periodi di dominio dell’Atlantico e gelidi predomini continentali. E’ l’Inverno italiano, nelle migliori tradizioni, gli ingredienti quest’anno ci sono tutti, e fra qualche giorno arriverà sulla tavola imbandita europea l’invitato più importante, signor Orso Siberiano. Buon inverno a tutti.