Capeggia ancora su buona parte dell’Europa centro orientale e sul bacino del Mediterraneo la cupola anticiclonica russa, garantendo cieli sgombri da nubi importanti, anche se non del tutto sereni.
La struttura ha perso la componente termica e continua ad essere attaccata da sistemi depressionari, il più importante inserito nella possente struttura che fa perno sull’Islanda e che netta si distingue dal satellite, ben alimentata da aria di origine artica ed in lenta espansione verso sudest.
Ora la sua influenza oltre che a comprendere le penisola scandinava ed il Regno Unito, sta per entrare anche su Francia ed Europa centrale, con i prodromi nuvolosi legati alla profonda area ciclonica, dove spirano intensi venti e la nuvolosità produce precipitazioni importanti nelle aree interessate.
Sul bacino del Mediterraneo è attiva l’azione del cut-off ora posizionato tra la Tunisia e l’Italia meridionale, dove sono presenti nubi e precipitazioni, il tutto in via di esaurimento, per lo spostamento del minimo verso sud-sudovest, grazie anche al rinforzo dell’alta oceanica, che inizia a prender una posizione più parallela e ad entrare maggiormente nel continente, pronta a sostituire la morente alta siberiana, ancora presente ma in lenta traslazione verso levante.
Ad est, oltre tale figura altopressoria un sistema frontale converge spinto da correnti settentrionali verso l’area balcanica e la Turchia dove ancora troviamo la vecchia depressione agire con nubi e precipitazioni.
Il quadro termico del continente è in generale aumento, per la doppia azione dell’avanzata azzorriana e delle correnti oceaniche in entrata con la parte frontale del Vortice Polare, che gradualmente invaderanno tutta l’Europa centrale.
Da notare che comunque il rialzo termico è da considerarsi del tutto temporaneo vista la futura discesa di blocco artico ad opera dell’affondo del Vortice Polare verso meridione, con modalità ancora da stimare per quanto concerne l’area mediterranea.
Le figure che saranno protagoniste del futuro europeo, torneranno quindi ad essere quelle che per lungo tempo hanno dettato legge sullo scacchiere europeo e che tornano in piena forma dopo la pausa anticiclonica russa: alta oceanica e affondo polare.
La natura sembra voler riprendere gli schemi già conosciuti, ma per la nostra penisola resta sempre l’incognita sulla traiettoria della colata artica che a seconda del suo affondo sul mare nostrum può causare un passaggio indolore o un vero ritorno a condizioni invernali perturbate.
Al momento nessuna delle ipotesi è scartata, ma la più accreditata resta quella indolore, con la colata diretta principalmente verso i Balcani e solo un calo termico temporaneo sulla nostra penisola con assenza di precipitazioni per il nord e parte del centro, mentre il sud beneficerà della maggior perturbabilità seppur seguita da un ristabilimento veloce.
Sarà una situazione da seguire attentamente, non dimenticando che potrebbe entrare e cambiare le sorti dei giochi anche la figura che ancora sostiene la situazione meteorologica attuale e che seppur in ritiro non lascerà completamente lo scacchiere europeo, pronta ad entrare in scena appena l’occasione si farà presente.