Il bilancio del peggioramento:
è stato un assaggio autunnale in piena regola, con piogge localmente abbondanti, temporali molto violenti e un corposo calo termico. Su alcune regioni sono caduti più di 200 mm di pioggia, il ché va ad attutire la drammatica siccità che attanaglia la Penisola. Purtroppo, precipitazioni così forti in poco tempo, non aiutano a rimpinguare le falde acquifere e una buona parte della pioggia viene persa per scorrimento superficiale. Perdipiù si aggrava la situazione dell’agricoltura, che dopo la carenza d’acqua ha dovuto fronteggiare ingentissimi danni derivanti dalla grandine.
Ritorna l’estate:
il meteo è in via di guarigione. L’Alta delle Azzorre è giunta sulle regioni di ponente, ampliando le schiarite. A breve sarà la volta del sud e della Sicilia, soggette ad una circolazione settentrionale che apporta residui annuvolamenti sui versanti tirrenici più esposti. L’Anticiclone si riprenderà lo scettro al più presto, ovvero durante il weekend, quando apporterà condizioni di bel tempo e un significativo rialzo delle temperature.
La buona notizia:
è certamente un contenimento del caldo, vuoi perché le giornate s’accorciano, vuoi perché l’Anticiclone non è quello Africano bensì quello più mite delle Azzorre. Tuttavia, è bene sottolinearlo, da metà della prossima settimana si rivedrà un afflusso d’aria caldo umida sulle regioni meridionali e insulari, con conseguente ulteriore aumento delle temperature. Al nord, probabilmente anche in Toscana, avremo una maggiore variabilità indotta dall’intrusione d’aria umida da ovest, nel vano tentativo da parte dell’Atlantico di acquisire porzioni più ampie del continente europeo.
Modelli nel caos:
gli ultimi giorni sono stati caratterizzati da un continuo balletto modellistico. Il centro di calcolo americano GFS propone, pur con tutte le rivistazioni del caso, un possibile peggioramento a metà settimana, derivante dall’ingresso di una nuova saccatura nord atlantica. Ipotesi non contemplata dalla maggioranza dei modelli europei, in primis ECMWF, che invece indicavano una prosecuzione del dominio anticiclonico. Tra l’altro con un crescente apporto d’aria calda sutropicale.
Uno sguardo agli indici climatici:
è da tanto che non li menzioniamo, ma è giusto dirvi che la stagione estiva si è avvalsa di alcuni pattern climatici che hanno indotto una persistenza delle figure anticicloniche alle nostre latitudini. Vi citiamo, tra gli altri, un indice NAO negativo. Abbiamo deciso di dare uno sguardo agli scenari futuri per cercare di trovare una risposta alle difficoltà modellistiche. Quel che emerge è un quadro statico, che anche nelle prossime settimane avrà caratteristiche simili – se non identiche – a quello che ha contrassegnato la seconda estate più calda di sempre. Tradotto in soldosi, l’Atlantico sarà costretto a scorrere alle alte latitudini ed eventuali peggioramenti (come quello disegnato dal modello americano) saranno ascrivibili a sporadici scambi meridiani.
Focus: evoluzione sino al 20 settembre 2012
Nel weekend ci aspettiamo condizioni di tempo stabile e molto soleggiato, pur con qualche eccezione. Al nordovest, e successivamente in Toscana, avremo quegli apporti d’aria umida descritti in precedenza, responsabili di una maggiore variabilità ma con possibili precipitazioni quasi esclusivamente sui rilievi alpini. Nella prima metà della prossima settimana si rivedrà qualche nube anche sulle altre regioni, dapprima lungo la dorsale appenninica e successivamente sulle isole maggiori per via dello Scirocco. E Scirocco vuol dire aria più calda dal nord Africa, difatti ci attendiamo un rialzo termico che dovrebbe coinvolgere anche il sud.
Il caldo potrebbe abbandonarci dopo metà settimana, dovendo dar credito all’ipotesi americana avverrebbe il transito di un fronte da nord, coi venti settentrionali pronti a far diminuire le temperature. Ma come detto, non tutti i modelli son concordi. Pertanto non è da escludere una persistenza anticiclonica, peraltro con una maggiore componente subtropicale che andrebbe ad intensificare l’ondata di caldo.
Evoluzione sino al 25 settembre 2012
Un cambiamento più incisivo sembra poter avvenire in ultima decade, quando un’ampia saccatura proveniente dal nord Europa potrebbe catapultarsi nel Mediterraneo generando un severo peggioramento. Sarebbe il momento in cui gli indici climatici succitati, inizierebbero a manifestare un’inversione di tendenza.
In conclusione.
Insomma, dopo l’illusione di un cambiamento stagionale definitivo, settembre indosserà i panni estivi e li terrà su per un po’ di tempo. Ma non c’è da stupirsi, come ricordato più volte la prima metà del mese è statisticamente la più propizia alle invasioni anticicloniche.