Il campo di alta pressione è appena entrato con decisione sul Mediterraneo Centrale, ma già è costretto a guardarsi sul proprio bordo settentrionale, minacciato dal flusso temperato oceanico legato ad una forte depressione, centrata a nord delle Isole Britanniche, in allungamento verso l’Atlantico Portoghese. Modesta nuvolosità riesce così a transitare sul Nord Italia, creando le condizioni per temporali sulle Alpi. L’anticiclone non appare tuttavia intenzionato a lasciare facilmente strada ai fronti perturbati atlantici ed anzi subirà un ulteriore rafforzamento nei primi giorni della prossima settimana.
Ad inizio settimana si avrà infatti l’affondo più deciso di una saccatura verso la Penisola Iberica ed il Marocco, che inevitabilmente fungerà da richiamo per un ulteriore rimonta verso il Mediterraneo Centrale della componente altopressoria di matrice sub-tropicale. Nella cartina in basso è evidenziato lo schema barico in quota proposto da GFS per martedì 12 maggio, ove si può chiaramente notare il perno di bassa pressione sul Golfo di Biscaglia, mentre la campana anticiclonica sarà saldamente protagonista sul Mediterraneo Centrale e solo il Nord Italia resterà lambito da infiltrazioni d’aria più umida ed instabile da sud/ovest.
L’ulteriore accentuazione della campana anticiclonica sub-tropicale convoglierà masse d’aria più calde d’estrazione nord-africana. La prossima mappa mostra come ad inizio settimana una lingua d’aria calda d’estrazione nord-africana tenderà a raggiungere i mari occidentali della Penisola, con isoterme di stampo tipicamente estivo in Sardegna.
TENDENZA LUNGO TERMINE Solo a metà mese i modelli danno credito alla possibile erosione dell’alta pressione con il ritorno delle correnti più fresche atlantiche, le cui modalità evolutive restano tutte da stabilire e per questo ci avvaliamo delle mappe multimodel, che evidenziano una media delle diverse singole elaborazioni modellistiche. Per il momento si tratta di una semplice linea di previsione da prendere con le pinze, considerato il fatto che negli ultimi giorni vi è una costante tendenza delle mappe modellistiche a posticipare in avanti la data della possibile svolta meteorologica.