Sole, caldo e temporali. Questi gli ingredienti della tipica estate mediterranea, che in passato si avvaleva del benevolo supporto dell’Alta delle Azzorre. La graduale sostituzione di quest’ultima con l’invadente Africana, ha cambiato i connotati ad una stagione che tutti c’invidiano.
Quest’anno, al contrario, per nostra fortuna sembra che il meteo deponga a nostro favore. Al momento le grosse bolle sahariane restano confinate ad ovest, sulla Penisola Iberica. In Italia, pur prevalendo il bel tempo, riescono ad inserirsi spifferi freschi da est che implementano condizioni di marcata instabilità diurna. Instabilità che tenderà ad acuirsi in questi primi giorni settimanali, ma che probabilmente ci terrà compagnia anche poi.
Il tempo martedì 9 luglio
Al pari di oggi, già al mattino non mancheranno locali annuvolamenti associati a qualche scroscio di pioggia. Nubi che interesseranno le regioni settentrionali, il medio versante adriatico e più occasionalmente il sud. Dopodiché, nel primo pomeriggio, l’instabilità prenderà il sopravvento su tutti i rilievi e zone adiacenti: dalle Alpi all’Appennino, alle zone interne insulari. Le precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco e localmente intense, riusciranno a sconfinare anche lungo le coste tirreniche e sulle alte pianure del nord Italia. I venti proverranno dai quadranti orientali, mentre le temperature non dovrebbero variare granché.
Mercoledì 10 luglio
E’ bene non attendersi sostanziali cambiamenti, perché fin dal mattino avremo qualche acquazzone a carattere occasionale – su Alpi e probabilmente anche al sud – e dal pomeriggio una prevalenza di tempo instabile su tutti i rilievi. Le precipitazioni, a prevalente carattere temporalesco, dovrebbero risultare meno intense lungo la dorsale appenninica e più sulle Alpi. Da non escludere episodi grandinigeni importanti e lo sconfinamento dei fenomeni anche in Val Padana e sulle coste del sud Italia. Venti e temperature non cambieranno.
Continua alternanza tra sole e temporali
Le giornata di giovedì e venerdì, stante gli ultimi aggiornamenti modellistici, dovrebbero proporci una maggiore instabilità nelle regioni settentrionali. Le precipitazioni, in sviluppo sui rilievi, potrebbero espandersi molto più facilmente nelle aree pianeggianti. Plausibili grandine e colpi di vento. Nelle altre regioni, al contrario, l’instabilità tenderà a focalizzarsi quasi esclusivamente a ridosso dei rilievi e nelle zone adiacenti. Segnaliamo un’attenuazione dei venti e un rialzo termico relativo laddove il sole riuscirà a splendere senza affanno.