Cuore del Mediterraneo alle prese con forte instabilità: si tratta di un’azione ciclonica davvero tenace, che non intende levare le tende facilmente. I violenti temporali che hanno colpito ieri parte del Sud Italia hanno lasciato ferite indelebili, come l’alluvione lampo che ha sconvolto qualche zona della Costiera Amalfitana. Trattandosi d’eventi così localizzati, spesso è difficile stabilire l’entità di episodi di maltempo così estremi: in base alle rilevazioni delle centraline meteo, non si sono avute piogge superiori ai 120 millimetri che, se cadute in un lasso di tempo estremamente ristretto, sono comunque in grado di determinare conseguenze così nefaste.
Non si tratta certo di un episodio di maltempo intenso circoscritto in quest’inizio di settembre: precipitazioni molto violente, causate da linee temporalesche autorigeneranti hanno colpito anche la Liguria nella notte fra il 7 e l’8 settembre e, prima ancora, era stato di nuovo il Sud, soprattutto la Calabria, a risentire di nubifragi piuttosto violenti. Ora una tregua è finalmente all’orizzonte: sta prendendo vigore l’anticiclone ad ovest dell’Italia, con condizioni meteo stabili e soleggiate tra la Penisola Iberica e la Francia. Un contributo d’aria nord-africana accompagna l’espansione dell’alta pressione, tanto da riportare un clima pienamente estivo sul sud della Spagna, ove si sono misurati picchi di temperatura di 35 gradi. Nel contempo si è invece indebolito l’anticiclone scandinavo, per l’azione ormai incombente della parte avanzata di una nuova depressione tra l’Islanda e la Scozia.
L’alta pressione proverà ad impadronirsi dell’Italia, attualmente ancora alle prese con la viva circolazione instabile accompagnata da un perno ciclonico in quota sul Tirreno Centro-Meridionale, ove vediamo la maggiore attività temporalesca delle ultime ore: quando i temporali diurni si mostrano così vivaci sul mare aperto più che sulla terraferma, questo in genere significa che della stagione estiva è ormai rimasto ben poco.