AVANZA ATLANTICO – Fase di bel tempo ormai agli sgoccioli, in questo contesto autunnale nel quale le perturbazioni stanno finora faticando non poco a proporsi con una certa continuità. L’anticiclone insiedatosi sul Mediterraneo appare ora concretamente minacciato dal tentativo delle correnti atlantiche di sfondare da ovest: una perturbazione ben organizzata si distende dal Regno Unito al Portogallo ed è legata al lento avanzamento di una circolazione depressionaria con perno posizionato in pieno Atlantico al largo dell’Irlanda. Parziali annuvolamenti hanno raggiunto anche il Mediterraneo Centro-Occidentale, ma si tratta di nubi sfilacciate e medio-alte poco significative, convogliate dalle prime infiltrazioni d’aria relativamente calda ed umida di matrice nord-africana che banno a pressare l’anticiclone.
VELATURE IN TRANSITO – Primi sintomi di cambiamento sull’Italia, per quella nuvolaglia di tipo alto stratiforme che ha raggiunto gran parte delle regioni: nient’altro che cirri ed altostrati, un po’ più densi lungo i versanti tirrenici, mentre sono andati quasi dissolvendosi spostandosi verso i settori adriatici. Maggiori cenni di mutamento meteo al Nord: la staticità atmosfera e l’incremento dei tassi d’umidità hanno agevolato nebbie e locali nubi basse anche in Val Padana, soprattutto nelle ore più fredde e a ridosso del fiume Po’, con relativo grigiore. A ciò si sono aggiunti addensamenti di nubi più compatte sulla Liguria, per effetto delle correnti umide marittime che preannunciano il cambio di circolazione dovuto all’avvicinamento graduale del fronte perturbato atlantico. Qualche pioviggine si è avuta solo a ridosso dei rilievi dell’entroterra ligure.