L’alta pressione alle nostre latitudini accusa un po’ di stanchezza, ma tiene tutto sommato bene sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, nonostante i massimi barici continuino a rimanere collocati in Aperto Atlantico: il bordo settentrionale del cupolone stabilizzante sta però per subire una nuova azione erosiva, dettata dall’ingresso di un nuovo sistema perturbato verso la Francia, imperniato attorno ad un profondo perno ciclonico collocato poco al largo delle coste nord-occidentali scozzesi.
Le varie onde atlantiche continuano a determinare le vicende meteo alle medie-alte latitudini europee: sul Centro Europa è in azione una piccola saccatura ed osserviamo molti temporali, dettati dai contrasti fra l’aria fredda in quota e quella molto più calda ed umida che ristagna sul comparto orientale europeo, in particolare fra l’Ucraina ed il Mar Nero. Un piccolo mulinello instabile si trova poi sul Mediterraneo Occidentale, all’interno del campo anticiclonico, ed ha rinnovato condizioni temporalesche sui settori interni orientali della Penisola Iberica.