LE CAUSE DELL’ONDATA DI CALDO Negli ultimi giorni l’anticiclone africano ha preso possesso di gran parte del Mediterraneo, elevandosi fino alle nostre regioni settentrionali ed a latitudini anche superiori verso l’Europa Centro-Orientale. Quali sono i motivi di questa repentina rimonta dell’anticiclone sahariano? L’elemento scatenante si trova più ad ovest, nella saccatura nord-atlantica che è sprofondata tra le Azzorre e l’Atlantico Portoghese, permanendo in loco e richiamando in quest’area masse d’aria fredde ed instabili da nord. La conseguenza di questo sbilanciamento della saccatura atlantica si ritrova nella risposta di natura opposto con il richiamo d’aria molto calda d’origine africana verso il nostro Paese, come abbiamo cercato di mettere in evidenza nella mappa a corredo dell’articolo, che mostra la situazione odierna quando ci troviamo nella fase top dell’ondata di calore.
IL RUOLO STRATEGICO DEL’ITCZ – Le sortite dell’anticiclone sub-tropicale sono ulteriormente incentivate dal posizionamento più a nord, rispetto agli standard climatici, di quella fascia di convergenza intertropicale entro la quale vengono ad incontrarsi gli Alisei. Il fronte d’interconvergenza tropicale, che subisce normali oscillazioni stagionali, delimita i confini entro i quali si spinge l’instabilità equatoriale. Naturalmente, il suo posizionamento più elevato di latitudine rispetto alla norma comporta un contestuale spostamento più a nord dell’anticiclone subtropicale (che si estendono immediatamente oltre l’ITCZ), che più facilmente può così influire sul tempo atmosferico delle regioni di media latitudine. In tempi non sospetti, quando su gran parte d’Italia l’estate non ne voleva sapere affatto di decollare, avevamo evidenziato la possibilità che l’anticiclone africano potesse ergersi al ruolo di primattore in ambito mediterraneo.
ANTICICLONE AFRICANO SEMPRE PIU’ PROTAGONISTA – Non è certo un mistero che le vecchie figure della meteorologia italiana ed europea sono state sostituite sempre più da altri protagonisti. In particolar modo proprio l’Alta Pressione delle Azzorre, nelle estati degli ultimi 20 anni, stenta sempre più a prendere possesso dell’Europa e del Mediterraneo, come invece accadeva in precedenza. Non è affatto una leggenda metropolitana, si tratta d’indicazioni assolutamente avvalorate dagli archivi climatici e sarebbe una fra le conseguenze del riscaldamento globale. Ci dobbiamo attendere un’estate estrema? Probabilmente no, anche perché ormai almeno 2 o 3 importanti fiammate calde dell’anticiclone africano si verificano regolarmente, senza che con ciò si debba gridare all’eccezionalità o creare nomi ad arte per situazioni sempre più comuni. Per quel che concerne l’attualità, si è già evidenziato un cambiamento alle porte, con l’Alta pressione delle Azzorre, finora latitante, che costringerà l’Africano a rintanarsi verso latitudini più consone.