La settimana è cominciata in modo nettamente diverso dalla precedente. Cieli sereni o poco nuvolosi accolgono il nostro risveglio e testimoniano il graduale consolidamento della struttura anticiclonica. Se ci soffermassimo un attimo ad osservare quel che accade al di là dei nostri confini, noteremmo un interessante cambio di pattern. Ad ovest, dopo il dominio del possente anticiclone euro-mediterraneo, va ripristinandosi la circolazione atlantica. Piogge, temporali e un brusco calo delle temperature stanno già coinvolgendo il Regno Unito, il nord della Francia e il BeNeLux.
Sull’Europa orientale, al contrario, persiste un’ampia zona ciclonica alimentata da aria assai fresca e responsabile di condizioni meteorologiche non propriamente estive. Perché oltre ai temporali si registrano valori di temperatura inferiori alla norma. Un contesto che per lungo tempo ha fatto sì che l’Italia si trovasse nel mezzo, senza che potesse prevalere l’una o l’altra struttura. E’ per questo che abbiamo osservato sprazzi, convincenti, d’estate e momenti temporaleschi tutt’altro che gradevoli.
Quel che possiamo dirvi è che a breve si cambierà musica: il caldo, sinora sopportabile, diverrà insopportabile. I temporali, violenti, diminuiranno in numero e d’intensità. L’afa, già percettibile su coste e pianure, prenderà il sopravvento. Fin da oggi, ad esempio, ci aspettiamo un leggero rialzo termico in alcune delle nostre regioni come ad esempio tra Toscana, Lazio, Puglia e isole maggiori.
A questo punto vi starete chiedendo: e i temporali? Beh, non mancherà occasione per osservare fulmini e ascoltare il rombo dei tuoni. Certo, intensità e diffusione sono in calo, ma su Alpi, Appennino meridionale e zone interne insulari sarà un fiorire di grosse nubi torreggianti. I fenomeni più violenti dovrebbero coinvolgere i rilievi della Calabria e le Alpi, tant’è che nelle regioni settentrionali non sono da escludere sconfinamenti serali verso le pianure a nord del Po. Da segnalare possibili acquazzoni, brevi, anche sull’Appennino Tosco-Emiliano e nelle zone interne tra Lazio e Abruzzo.