Non più nubi, non più freddo, non più ombrelli. Da qualche giorno l’Italia è avvolta da un campo di Alta Pressione che si oppone efficacemente alle perturbazioni o qualsivoglia tipo di disturbo. Ieri però una piccola goccia fredda è transitata tra la Sicilia e la Calabria, causando un po’ di nuvolosità, qualche precipitazione e un’accentuazione dell’instabilità diurna lungo l’Appennino centro meridionale. Potremmo ritenerlo come un sintomo dell’estrema fragilità dell’Anticiclone, debolezza che verrà messa a nudo nei prossimi giorni iniziando dall’Italia Settentrionale.
La circolazione a livello europeo è tutt’altro che promettente. Le Alte Pressioni, quelle che potrebbero portare l’Estate in modo definitivo, se ne restano lontane e ciò che giunge nel Mediterraneo è semplicemente una propaggine. Da Nord, dall’Artico per la precisione, si sta preparando una nuova saccatura e gli effetti si inizieranno a manifestare tra le Isole Britanniche e la Penisola Scandinava. Avrete probabilmente appreso che in Gran Bretagna il weekend appena conclusosi ha visto affermarsi una fase di bel tempo contrassegnata da un consistente rialzo delle temperature. Sono stati raggiunti i 26, anche in 27 gradi. E dopo un lungo periodo di anormalità termica negativa s’è potuto finalmente tirare un po’ il fiato.
Ieri è stata la volta della Francia, che in compagnia dell’Italia, ha toccato valori massimi estivi. In territorio francese la colonnina di mercurio è salita un po’ di più, mentre da noi si è raggiunta la soglia dei 30 gradi. I primi 30 gradi stagionali in Val Padana. Oggi probabilmente si replica, stavolta dobbiamo considerare il maggiore soleggiamento presente al Centro Sud, ragion per cui prevediamo un ulteriore leggero aumento delle massime.
Oltre all’aspetto termico, vi sono altri elementi d’interesse. Anzitutto stamane è possibile notare la presenza di qualche nebbia o foschia nelle aree costiere della Sardegna occidentale, del Lazio e della Campania. Sulla Riviera Ligure i cieli non sono completamente sgombri da nuvole. V’è una discreta copertura di tipo basso generatasi a seguito dello scorrimento d’aria più umida sul Mar Ligure. Fa compagnia il settore tirrenico della Calabria ma in entrambi i casi assisteremo a una dissoluzione nel corso delle prossime ore.
E i temporali? Beh, rispetto a ieri si avrà una netta attenuazione dell’instabilità. Ed allora, dove si formeranno? Principalmente sulle Alpi. Tra il pomeriggio e le ore serali si avranno manifestazioni temporalesche sui rilievi friulani, sull’Alto Veneto fino al Bellunese, nei monti dell’Alto Adige, sull’Alta Lombardia e su Alto Piemonte.
La dorsale appenninica godrà di condizioni meteo migliori, anche se nel corso del pomeriggio si potranno formare dei cumuli sui monti della Calabria, della Sicilia orientale, della Campania e al confine tra Abruzzo e Lazio. In tutte queste zone sembra sussistere il rischio di qualche fugace acquazzone, ma si tratterà di episodi isolati e che si dissolveranno rapidamente fin dal tardo pomeriggio.