Anno degli estremi, si potrebbe definire il 2007 nell’emisfero australe: e luglio non smentirebbe l’assioma. Se sul Plateau Antartico il mese da poco terminato ha fatto registrare alcuni record storici per quanto riguarda le temperature medie, risultate nettamente più calde della norma (vedi www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15974), nella Penisola Antartica e in alcuni settori delle Isole Subantartiche si è invece annotato l’esatto contrario: medie record in negativo.
Sono state le basi argentine, in particolare, a mettersi in evidenza, e ciò è in accordo con l’eccezionalità dell’inverno che, finora, ha contraddistinto il paese sudamericano: intense e persistenti correnti di origine meridionale che hanno solcato l’Oceano Atlantico prima di scaricarsi sul continente. In questo quadro, Orcadas ha fatto segnare -14,0 °C che è il valore più basso dal 2001, con uno scarto dalla normale di -3,7 °C. Esperanza con -18,4 °C si è portata a ben -7,2 °C rispetto alla normale, superando un limite che risaliva al 1976 (-17,6 °C). A Marambio infine la media è risultata di -23,2 °C ovvero -8,1 °C sulla normale; anche qui, occorre tornare al 1976 per rintracciare il record precedente (-23,0 °C). È il caso di rimarcare, per quanto riguarda Orcadas ed Esperanza, che si sta parlando di due delle basi antartiche dall’archivio più esteso: nella prima i dati rimontano al 1903, mentre nella seconda risalgono al 1945.
I dati, non ancora completi, anticipati dalla British Antarctic Survey, indicherebbero un luglio molto freddo anche nella base russa Bellingshausen dove con -12,4 °C la media si sarebbe scostata di -6,0 °C rispetto alla normale.