La passione meteorologica porta a trascendere dagli eventi imminenti e dirigersi nel futuro, alla ricerca dell’evento stagionale. Che sia Estate, Primavera, Autunno o Inverno, poco importa. Si cercano le grandi piogge, i nubifragi, le nevicate, il gelo, i temporali. C’è anche chi preferisce le belle giornate, i cieli sereni, l’azzurro del cielo.
Ma c’è un dato di fatto. Che la stagione Invernale catalizza l’attenzione di migliaia di appassionati e non è a caso se qualsiasi articolo annunciante imminenti ondate di gelo, riceva visite talvolta spropositate. E’ così, c’è poco da fare. Noi che lavoriamo nel settore, dipendiamo imprescindibilmente dalle sorti meteorologiche.
Sarà per questo che, giornalmente, spulciamo decine di mappe: temperature, precipitazioni, configurazioni bariche, medie evolutive e chi più ne ha più ne metta. Il nostro intento è quello di fornirvi il maggior dettaglio, pur considerando le innumerevoli variabili a contorno. A volte basta che cambi soltanto un elemento e la tendenza è stravolta.
Se dovessimo limitarci all’osservazione nuda e cruda di ogni singola corsa modellistica, diventeremmo matti. Chi non possiede le adeguate conoscenze, le guarda e si fa prendere da entusiasmo o sconforto a seconda degli inevitabili cambiamenti.
Vi facciamo un esempio. Uno dei più autorevoli Modelli disponibili per una consultazione gratuita è l’Americano GFS. Il Centro di Calcolo statunitense fornisce elaborazioni aggiornate ogni 6 ore. Un totale di 4 emissioni giornaliere: la prima, reperibile al mattino presto, è quella delle ore 00Z. La seconda giunge a metà mattino ed è elaborata alle 06Z, la terza è visibile nel pomeriggio e l’elaborazione parte alle 12Z. Infine l’ultima, verso cena, elaborata alle ore 18Z.
Chi per lavoro o per diletto guarda ai Modelli, saprà di che stiamo parlando. Chi non è ferrato, non si crucci. Non stiamo parlando arabo, basti sapere che nell’osservare le tendenza a medio-lungo termine è facile osservare, sovente, drastici cambiamenti da una corsa all’altra.
Forse vi starete domandando il perché di quest’editoriale. Semplice. Perché negli ultimi giorni s’è discusso di possibili incursioni d’aria gelida nella prima settimana del nuovo anno. E chi magari ha difficoltà nell’interpretare i Modelli, giustamente, ha posto il quesito: “ma dove sono le palle gelide continentali?”. Non possiamo biasimarli. Alcuni non sono in grado di scorgere possibili spostamenti barici. E per movimenti barici intendiamo gli spostamenti delle zone di Alta e Bassa Pressione.
Per avere un’idea migliore delle linee evolutive si dovrebbero raffrontare tutte le principali elaborazioni. Se possiamo darvi un consiglio, vi basterebbe confrontare i due più autorevoli Modelli: GFS, già menzionato, e ECMWF, ovvero il Modello prodotto dal Centro di Calcolo Europeo e preferito da tantissimi meteo-appassionati.
Negli ultimi giorni entrambi i Modelli hanno mostrato inequivocabili “spunti” gelidi per l’inizio del 2011. Una delle figure più importanti, al momento, è l’Anticiclone Russo-Siberiano, la cui espansione verso ovest acquisisce una probabilità maggiore del 50%. C’è poi l’Anticiclone delle Azzorre, supportato da una matrice solida e mite di natura africana.
Dopo aver coadiuvato una fase di stabilità nel Mediterraneo centro occidentale, la struttura afro-oceanica potrebbe spingersi dinamicamente verso nordest ed allearsi con la corrispettiva Russa. Un connubio che, come insegnano gli annuari meteorologici, depone a favore di retrogressioni gelide sull’Europa. In parole povere… palle gelide potrebbero muoversi dalle steppe siberiane dirigendosi verso occidente.
Stabilire dove colpiranno è improponibile. Manca molto, troppo tempo. Dipenderà essenzialmente dall’asse del ponte anticiclonico, ma non è da escludere che possano transitare a ridosso delle regioni Centro Settentrionali peninsulari. Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi e come tali dovrete considerarle.
Gli amanti del gelo non si illudano, non è quella l’intenzione. L’intento dell’articolo è quello di scongiurare malumori ingiustificati che andrebbero a inficiare l’obbiettività nell’analisi di qualsivoglia Modello di Previsione. Anche solo per diletto.