Siamo sempre qui a commentare una situazione che vede la prevalenza di correnti settentrionali sul comparto centro occidentale europeo, con l’alta pressione oceanica ancora ben sviluppata sui meridiani atlantici, seppure il suo asse tenda ad essere sbilanciato con direzione sudest nordovest e quindi lentamente più incisivo sul comparto del Mediterraneo centro occidentale.
La sua influenza si comincia a sentire sul lato oceanico europeo, dove su pensiola iberica e Francia le temperature hanno ripreso timidamente a salire e seppure presente una nuvolosità, si vive un clima meno rigido.
La stessa situazione la riscontriamo sul Regno Unito e sulle coste scandinave centro meridionali oceaniche, dove le temperature sembrano essere tornate su valori positivi durante il giorno.
L’Europa centrale si trova ancora sotto l’influenza di correnti perturbate con direttrice nord sud, e questo favorisce le precipitazioni che per effetto stau, sono assai insistenti sulla regione alpina estera, dove non mancano le nevicate a quote pianeggianti.
Un fronte occluso si staglia su dette aree e si protende fin verso l’Europa orientale comprendendo l’Ungheria la Boemia e la Slovacchia, dove i cieli grigi e le precipitazioni nevose sono frequenti.
Il Vortice Polare comanda le operazioni posizionato sulla Russia europea settentrionale, da dove fronti ed impulsi condizionano le sorti meteorologiche di una vasta area, visto che la sua influenza si estende con una larga saccatura fin verso il Mar Nero, con un quadro termico del tutto invernale e precipitazioni a prevalente carattere nevoso.
Tale saccatura riesce ancora ad influenzare le sorti del bacino orientale del mare nostrum, dove sul comparto adriatico centro meridionale insiste una certa nuvolosità, che al sud diviene intensa ed accompagnata da precipitazioni anche forti a carattere nevoso fino a bassa quota.
Non vengono risparmiate nemmeno la Calabra e la Sicilia dove in queste ore frequenti episodi nevosi e rovesci di pioggia stanno mettendo a dura prova la popolazione non avvezza a tali manifestazioni e ad un quadro termico inusuale.
Il tutto causato da un fronte di instabilità che staziona su dette zone, e grazie al contrasto nascente tra il caldo mar Mediterraneo e l’impulso di origine artica, si generano notevoli nubi cumuliformi in grado di portare repentini rovesci.
La situazione tenderà lentamente a guarire, seppure nuovi episodi nevosi potrebbero verificarsi sul comparto orientale della penisola a causa di nuova irruzione artica diretta principalmente sull’area balcanica, grazie ad una maggiore protezione dell’alta oceanica in grado di deviare la discesa polare verso levante.
Non mancheranno comunque cali termici e precipitazioni ancora una volta a prevalente carattere nevoso sul centro sud orientale italiano, ma si tratterà di una fase temporanea, seguita da un rapido ristabilimento di condizioni di variabilità in un contesto termico che gradualmente diverrà gradevole per l’arrivo dal week-end di correnti miti sudoccidentali, che specie al sud faranno risalire le temperature su valori consoni al periodo.