La possanza anticiclonica, sebbene stia producendo effetti termici certamente non trascurabili, è solo apparente. Anche se si estende sino alla Penisola Scandinava, non potrà nulla contro l’azione congiunta di due diverse circolazioni cicloniche. Da un lato vi sarà l’Atlantico, che premerà da ovest, dall’altro avremo una goccia fredda, che tramite un moto retrogrado agirà da est.
Circolazioni destinati a congiungersi e a scavare un varco sull’Europa centrale. Là si infileranno una serie di impulsi instabili, o perturbati, che ovviamente sgonfieranno la bolla nord africana. Gli altissimi valori termici che si stanno registrando in Paesi come la Spagna, la Francia, il Belgio o l’Inghilterra, diverranno presto un ricordo.
Quel che preoccupa, piuttosto, è che il contrasto tra masse d’aria di così diversa estrazione non potrà far altro che generare imponenti celle temporalesche. E’ possibile che vadano a manifestarsi episodi di una certa violenza, caratterizzate da grandine e forti colpi di vento.
La cronaca europea sarà sede di altri articoli. Riprendiamo la strada previsionale focalizzando l’attenzione sul nostro Paese. E’ evidente che la ritirata anticiclonica coinvolgerà anche l’Italia, che pur interessata dalla rimonta risulta un po’ ai margini. Ragion per cui sarà ancor più semplice operare quella che potremmo definire “una quasi disfatta” dell’Africano.
L’eziologia comincerà a manifestarsi domani. Al Nord Italia, difatti, i temporali diverranno più frequenti ma quel che è importante sottolineare è che di sera alcuni focolai sembrano destinati alle aree pianeggianti. Le zone a rischio dovrebbero essere quelle Lombarde e Piemontesi, un po’ meno le Emiliane e le Venete.
Nelle altre regioni splenderà il sole, salvo temporanei annuvolamenti cumuliformi sui rilievi che però potrebbero sfociare in qualche episodio temporalesco qua e là. Al di là di tutto dobbiamo dire che il caldo si farà sentire. Eccome! Non si escludono punte massime di 33-34 gradi in numerose città peninsulari.
Il vero cambiamento avverrà giovedì. L’intrusione d’aria fresca scombussolerà l’atmosfera ed allora sì che i temporali diverranno forti e più numerosi. Come vi dicemmo nell’editoriale di ieri, verranno coinvolte maggiormente le regioni del Centro Italia. Sia le Tirreniche che le Adriatiche. Su quest’ultimo in particolare si potranno verificare frequenti sconfinamenti nelle coste, specie su Marche e Abruzzo. Non sono escluse grandinate e colpi di vento.
Al Nord, invece, si alterneranno annuvolamenti a degli sprazzi di sole. Non mancheranno ulteriori temporali, sia sui rilievi che nelle aree pianeggianti. Temporali che peraltro potrebbero mostrarsi particolarmente cattivi in alcune zone, ad esempio in Emilia e in Lombardia. Anche in questo caso è possibile che possano tramutarsi in grandinate e associarsi a dei colpi di vento.
Al Sud andrà un po’ meglio, tuttavia si registrerà un graduale aumento della nuvolosità a testimonianza che anche in quel settore si procederà verso un peggioramento. Peggioramento che si manifesterà venerdì, con temporali di una certa vivacità associati a qualche grandinata. Inizialmente vi saranno altri focolai nelle regioni del Centro Italia e per un consistente miglioramento si dovrà attendere la sera. Miglioramento che al Nord si manifesterà prima e se si eccettuano temporanei annuvolamenti sui rilievi, prevarrà il sole. Sole che invece splenderà senza grandi patemi nelle due Isole, ove però giungerà il Maestrale a rinfrescare l’aria.
La rinfrescata, comunque, interesserà l’intera Penisola e sarà coadiuvata da una rotazione dei venti dai quadranti settentrionali.
Nelle giornate successive insisterà una certa instabilità diurna sui principali rilievi, mentre altrove prevarrà il sole. In compenso farà meno caldo, anzi, possiamo dire tranquillamente che il clima sarà gradevole.