Definitivamente conclusasi la fase fredda determinata dal transito sul paese di una goccia fredda proveniente dal nord est europeo, nelle ultime ore la circolazione generale atmosferica ha subito profonde modifiche. Come previsto già da alcuni giorni una nuova area depressionaria, contenente al suo interno una certa dose di aria fredda sta interessando in queste ore con la sua parte più attiva la Francia e parte della Penisola Iberica.
Del tutto smantellata l’area anticiclonica presente sull’Europa occidentale la scorsa settimana nel corso del week end al suo posto è andata insediandosi una zona depressionaria che nelle ultime 48 ore ha dato occasione per la formazione di un’innumerevole quantità di temporali tra Francia meridionale e Spagna.
L’Italia a partire dal fine settimana ha subito in modo sempre più incisivo gli effetti dell’affondo della saccatura sull’Europa occidentale. Durante il week end infatti, le correnti sia in quota che nei bassi strati atmosferici sono andate orientandosi da SW rendendo i cieli spesso nuvolosi, segnatamenteo nelle aree del versante tirrenico ma occasionalmente anche in altre aree del paese. Le temperature come prevedibile sono in ripresa ovunque avvicinandosi a valori vicini alla norma. I venti, generalmente moderati se non a tratti forti nelle zone esposte, spirano tutti dai quadranti meridionali.
La tendenza per le prossime ore sarà improntata ad un graduale peggioramento del tempo sulle regioni settentrionali, con la formazione di qualche nube temporalesca, generalmente ancora isolata che potrà formarsi entro la serata specie nei settori alpini e prealpini. Altrove saranno ancora passaggi nuvolosi disorganizzati a prevalere, in un contesto di generale variabilità e con scarse occasioni per precipitazioni. Più sole al centro-sud, con caldo moderato. Temperature comunque invariate su tutto il paese, tranne locali diminuzioni nelle zone interessate dalle precipitazioni.
Per domani si assisterà al peggioramento più marcato del tempo, che potrebbe assumere temporaneamente caratteri di tempo perturbato, segnatamente al nord. L’asse di saccatura passerà al settentrione tra il tardo pomeriggio e la serata portando con sé concrete possibilità di una certa crisi temporalesca attesa per la seconda parte della giornata di domani. Ripercussioni sullo stato del tempo anche nelle regioni centrali, con locali temporali, specie sui rilievi appenninici, in intensificazione tra il pomeriggio e la serata. Strascichi di instabilità anche al sud, con un aumento dell’instabilità pomeridiana sui rilievi.
Successivamente al passaggio del cavo d’onda il tempo dovrebbe andare in contro ad un certo miglioramento, atteso già per mercoledì al nord e al centro. Aumento dell’instabilità soltanto al sud, ma senza fenomeni particolarmente rilevanti. Per mercoledì saranno però possibili fenomeni di instabilità un po’ ovunque, ma generalmente relegati ai rilievi montuosi. Le temperature, dopo il calo a tratti anche sensibile atteso al settentrione entro la serata-nottata di domani, saranno già in considerevole ripresa per mercoledì e giovedì, grazie anche al maggiore soleggiamento ed all’attenuazione del vento.
Nel corso del resto della settimana la situazione atmosferica sembra sia destinata a riacquistare connotati più estivi: l’espansione dell’alta pressione delle Azzorre, ma con la solita componente africana presente specialmente in quota, decreterà definitivamente l’arresto, almeno temporaneo, di questa fase di tempo instabile e fresco che ci sta interessando proiettando lo stivale in un contesto più consono alla stagione in atto.
Tuttavia alcuni margini di dubbio restano sulla collocazione di una goccia di aria fredda, formata dall’isolamento della saccatura che transiterà sull’Italia nelle prossime 48/72 ore. Al momento gran parte delle proiezioni modellistiche vedono la goccia fredda collocarsi tra il basso Mediterraneo e il meridione, mantenendo attive condizioni di instabilità soprattutto pomeridiana al sud e parte del centro, relegata soprattutto sui rilievi, fuori dai giochi il nord con tempo soleggiato ovunque.