Sì, avete letto bene, 30 gradi. Dove? Probabilmente sulla piana emiliano-romagnola. Probabilmente chi ha un po’ di dimestichezza con la circolazione dei venti saprà che quando arriva il Libeccio, capita che in talune regioni si attivino correnti favoniche.
Lo sbarramento offerto dalla dorsale appenninica fa sì che il vento, di per sé già mite, risalga i versanti sopravento e ridiscenda su quelli opposti acquisendo velocità e scaldandosi ulteriormente.
Or bene, l’avvicinamento dei fronti atlantici richiamerà qualche raffica da Sudovest, che dal Mar Ligure e alto Tirreno si propagherà verso l’Adriatico. Raggiungerà in tal modo l’Emilia Romagna ed è la causa che dovrebbe far salire ulteriormente il termometro.
Diciamo comunque che il caldo proseguirà anche nelle restanti regioni e superare i 25 gradi sarà la norma. Non scordiamoci che siamo in regime anticiclonico, un anticiclone che affonda le sue radici nel nord Africa. Anche ieri, lo avrete letto, in alcune città del Nord Italia – e non solo – si sono sfiorati i 30 gradi. Certo, rispetto ai primi d’Aprile è un po’ più normale, ma stiamo parlando pur sempre di valori al di sopra della norma. Valori che si registrano più facilmente nei mesi di Giugno o Luglio.
Osservando l’immagine satellitare riusciamo però a cogliere alcuni cenni di cambiamento. Su Francia, in Germania e in Svizzera è presente un sistema nuvoloso al cui interno si riconoscono varie celle temporalesche. Nubi che arrivano a lambire l’arco alpino e nelle prime ore giornaliere c’è stato già qualche temporale sui rilievi più settentrionali della Lombardia.
Temporali destinati a ripresentarsi diffusamente nelle prossime ore e rispetto ai giorni prima si assisterà alla propagazione, dal tardo pomeriggio, di alcuni episodi temporaleschi nelle Prealpi e localmente anche in pianura.
Gli sconfinamenti in Val Padana avverranno principalmente sul Piemonte, ove peraltro si potrebbero verificare manifestazioni d’instabilità anche nel corso della notte successiva. Verrà interessato il Cuneese e la fascia delle Alpi Marittime, col presumibile coinvolgimento del Ponente Ligure.
Nel resto d’Italia prevarrà il sole. Potrà transitare qualche innocua velatura qua e là, mentre al pomeriggio si formeranno temporanei cumuli a ridosso dei rilievi dell’Appennino centro meridionale. La probabilità di fenomeni è assai blanda, ma non del tutto esclusa.
I venti settentrionali che continuano a soffiare sul Basso Adriatico e nello Ionio paiono destinati ad una progressiva attenuazione. Verso sera dovrebbe prevalere una circolazione di tipo variabile e di debole entità.