Ai nostri antipodi in Nuova Zelanda, dove come ben sappiamo è in pieno corso l’estate, nelle scorse settimane vi erano stati diversi episodi di freddo associati a depressioni fredde, anche notevoli per il periodo, con temperature che nell’Isola del Sud si erano avvicinate agli zero gradi fin in riva al mare.
Ora sono sopraggiunte temperature più miti, ma i fenomeni precipitativi si sono ulteriormente rinvigoriti. La pausa anticiclonica dal clima piacevole, come spesso è in estate in queste zone temperate oceaniche, successiva al Natale, è durata quindi appena due giorni.
Il giorno 29 dicembre, una saccatura, vasta area di bassa pressione, ben strutturata al suolo e in quota era ancora posizionata a ovest dell’Isola del sud, ed inserita tra due zone di alta pressione, una sul sudest australiano, con il suo massimo sulla Tasmania e parte della costa meridionale, l’altra ad est della Nuova Zelanda.
In questa prima fase la depressione ha interessato la Nuova Zelanda con il suo ramo caldo, pilotando venti settentrionali sulla zona. Sull’Isola del Nord e sulla costa orientale dell’Isola del Sud, interessata da venti di caduta, si sono finalmente registrate temperature pienamente estive: la temperatura massima più elevata, pari a +27°C, è stata registrata a Napier, pochi decimi sotto si sono fermate Gisborne, Ngawihi, Taiaroa Head e Dunedin.
Anche le città principali hanno registrato massime più consone alla stagione: 25,5°C a Wellington, 23,9°C a Christchurch, solo 21.9°C ad Auckland (con 10,8 mm di pioggia). Le temperature minime hanno superato i 10°C ovunque.
Situazione differente sul versante occidentale dell’Isola del Sud e sull’estremità settentrionale dell’Isola del Nord, più direttamente influenzate dalla saccatura oceanica, dove vi sono state localmente piogge anche intense, come a Hokitika e a Westport con rispettivamente 67.4 e 61.4 mm di pioggia accumulata e temperature massime ancora sotto i 20°C.
La depressione ha avuto una lenta evoluzione verso levante, andando ad interessare più direttamente l’arcipelago neozelandese il giorno successivo, 30 dicembre, rinvigorendo i fenomeni atmosferici ed estendendoli a tutta la nazione. Di nuovo le temperature massime sono scese diffusamente sotto i 20 gradi, o sono riuscite a superare tale soglia solo per pochi decimi di grado.
Tra le città principali Wellington ha ricevuto 41.2 mm di pioggia, Invercargill 59.6 (qui la temperatura massima di è fermata a +12.1°C), Auckland 11.6.
Dopo il freddo del periodo natalizio la Nuova Zelanda ha dovuto quindi sopportare altri due giorni dalle condizioni non propriamente estive, caratterizzati più dalle forti precipitazioni che non dalle basse temperature. Un’estate ancora sulla rampa di lancio.