Abbiamo una quasi totalità di elementi, ben 50 membri riferiti alle frequenze del modello delle ECMWF, quasi tutti portanti la stessa soluzione; soluzione che ci fa presagire una fase duratura, almeno 7/10 gg, di continui flussi di correnti provenienti dalle regioni polari: aria polare marittima.
Situazione che potremmo definire “atipica” per il periodo e che va contro la “regola” che vedrebbe o vorrebbe il nostro Mediterraneo essere interessato, a fasi alterne, da correnti chiaramente di stampo oceanico e sicuramente più miti.
Osservando le molteplici “possibilità” che il modello di Reading ci offre sul lungo raggio, v’è una altalenanza di fronti polari marittimi diretti verso la nostra Penisola, accompagnati da depressioni che poi troverebbero il loro “fulcro d’azione” sulla parte centro meridionale della nostra Penisola.
In tutto questo susseguirsi di ondulazioni molto “marcate” vi dovrebbe essere posto anche per precipitazioni nevose su quasi tutta la catena Appenninica sino a quote medio basse per entrambi i versanti di levante e ponente.
La situazione, in prospettiva, dovrebbe tagliare fuori le regioni settentrionali, in particolar modo quelle del nord ovest, le quali sarebbero esposte , per la natura delle correnti e la loro direzione (NNW/SSE) ad una copertura del flusso e seguente caduta orografica (foehn).
Insomma una “congrua fase” ricca di avvenimenti per le nostre regioni centro meridionali, con dei “potenziali” varchi aperti anche attraverso la Valle del Rodano.
Vorrei fermarmi, su questa lunga perlustrazione previsionale, sino alle date del 18/19, circa, del c.m. e non fornire, per il momento dati “fuorvianti” di come si potrebbe presentare il prossimo Natale.
Un saluto ai lettori