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Ancora Alta Pressione, ma il flusso atlantico invade il Centro Europa

di Mauro Meloni
16 Lug 2008 - 19:17
in Senza categoria
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Resiste l'Alta Pressione su gran parte d'Italia, ma vi è segnalare l'evoluzione instabile delle correnti nord-atlantiche, nuovamente in ingresso sull'Europa Centro-Occidentale, oltre ad una piccola area perturbata più ad ovest, quasi stazionaria tra Spagna, Mediterraneo Occidentale e coste nord-africane. Copyright 2008 Eumetsat.
Cieli sereni e clima gradevole caratterizzano lo scenario odierno su tutta la Penisola, sebbene le minacce perturbate appaiono decisamente più vicine al nostro territorio di quanto visto nella giornata di ieri.

L’immagine satellitare fa saltare immediatamente all’occhio l’area instabile-perturbata tra Mediterraneo Occidentale e coste nord-africane, le cui propaggini nuvolose giungono debolmente ad insidiare la Sardegna, il Mar Ligure e l’alto versante tirrenico.

Non sono nient’altro che nubi del tutto innocue, che provano a forzare il campo di Alta Pressione presente sulle nostre regioni. Ben più rilevante il disturbo instabile con forti temporali sull’entroterra nord-algerino e sulla Spagna Orientale, ove si trova il centro della debole goccia fredda, per il momento isolata all’interno del vasto dominio anticiclonico.

Sull’Italia il tempo si mantiene decisamente stabile, anche grazie alla persistenza di un lieve flusso d’aria fresca nei bassi strati dai quadranti settentrionali, più attivo sulle regioni del basso versante adriatico.

Nel contempo, lo scorrimento più fresco nei bassi strati è contrapposto ad aria ben più calda e secca alle quote superiori dell’atmosfera, classica situazione che inibisce le potenzialità convettive persino nelle ore più calde della giornata a ridosso delle più alte catene montuose.

La circolazione atlantica è ancora più importante da seguire, in quanto sta nuovamente mandando in crisi l’impalcatura anticiclonica, temporaneamente allungatasi fin sull’Europa Centro-Occidentale. Le correnti occidentali instabili in quota stanno man mano scendendo di latitudine e con esse anche i sistemi frontali collegati all’area depressionaria centrata in prossimità delle coste norvegesi.

Come si può notare dalle immagini provenienti dallo spazio, un fronte freddo nord-atlantico ha fatto capolino sulle nazioni centrali europee, lo stesso che ieri si trova a latitudini ben più settentrionali, tra la Scozia ed il Mare del Nord.

Le correnti instabili atlantiche appaiono decisamente in vena di scavarsi uno spazio anche a latitudini più meridionali, determinando un’ulteriore erosione del campo di Alta Pressione, fino a latitudini mediterranee.

Non tarderà pertanto a mostrarsi l’instabilità sulle Regioni Alpine fin dalla giornata di domani, con il peggioramento meteo che si estenderà a buona parte del Nord verso sera, grazie all’ingresso della parte avanzata del cavo d’onda annesso ad aria più fredda in quota, dovuto all’addossamento del fronte atlantico sull’Arco Alpino.

Il nuovo affondo verso sud del flusso ondulatorio di matrice atlantica avrà peraltro il merito d’agganciare la modesta goccia fredda, isolatasi sulla Penisola Iberica, la quale avrà così la forza di muoversi verso est. In tal modo, l’ammasso nuvoloso ad essa collegato si muoverà in direzione della Sardegna e dei bacini tirrenici, comportando una situazione d’instabilità (scontro fra aria nord-atlantica ed aria più tiepida mediterranea) anche per le regioni centro-meridionali.

Si conclude così la generale tregua altopressoria delle ultime 48 ore, così generosa nel portare bel tempo diffuso su tutte le nostre regioni, ma non altrettanto forte da reggere con una certa resistenza ai nuovi impulsi freschi ed instabili d’origine atlantica.

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