L’incipit della calura, con grande spavento degli italiani, si è avuto in Maggio, nel passaggio tra le due stagioni, facendo prefigurare che i mesi venturi sarebbero stati un torrido tormento; in effetti le temperature medie sono risultate mediamente sopra media ma per una prima vigorosa heatwave si è dovuto attendere il 15/20 di Giugno, azione stroncata precocemente da un flusso perturbato.
Analizzando i dati delle stazioni peninsulari italiane (Italia centro-meridionale) si può ricostruire una situazione climatica che ha visto temperature massime non troppo elevate e minime spesso al di sopra della norma ma il tutto accompagnato da situazioni piovose e da un flusso oceanico cha ha permesso condizioni instabili, allontanando contemporaneamente le sortite sub-tropicali.
L’Europa è stata soggetta ad un pattern di tipo WM1 nella fase iniziale di Giugno, con l’HP azzorriano disposto lungo i meridiani; questa condizione sinottica ha concesso l’ingresso di aria di matrice oceanica. Successivamente, proprio durante il periodo della prima onda di calore (heatwave 15-20 Giugno), ci si è spostati in una situazione differente con semi-permanente islandese più attiva, HP spanciato e flusso di calore sull’Italia.
Per buona sorte il precedente pattern WM1 aveva smosso le SST atlantiche ed il tutto, unito ad un ITCZ non troppo prominente, non ha permesso la stabilità anticiclonica di tipo africano e così Giugno e la prima decade di Luglio sono passati sotto l’insegna della variabilità e dei temporali, in particolar modo al centro-nord, in un contesto caldo ma non torrido.
Il blocco europeo è stato assecondato da un contesto di EA- che ha permesso azioni ripetute di estrazione atlantica, attirate verso il Mediterraneo da un blando letto di basse pressioni mai interrotto da possenti azioni di cupole anticloniche.
Ora la musica è cambiata e stiamo vivendo nuovamente la situazione di blocco alto-pressorio avutasi tra la prima/seconda decade di Giugno.
Agosto, secondo gli index delle teleconnessioni, partirà probabilmente con questo tipo di pattern per poi disporsi secondo una distribuzione sinottica di tipo zonale o semi-zonale, con qualche infiltrazione più probabile al nord Italia, ove saranno possibili azioni temporalesche in un contesto caldo. Nao+/Ea+ non coadiuveranno alla rottura dell’alimentazione africana mentre qualche timido segnale può pervenire dall’ITCZ, discretamente basso, il quale potrà influire positivamente sullo spanciamento di tipo zonale che per conseguenza diretta potrà affondare le radici più in basso permettendo qualche debole respiro nord-occidentale.
Sarà dunque un Agosto che si avvierà nel segno distintivo del solleone e nel breve-medio termine non s’intravedono cambiamenti importanti.