La primavera a due facce ha puntualmente accreditato la tendenza a lungo termine che voleva a fine mese il ritorno dei venti settentrionali.
Si prepara ora uno sviluppo molto incerto, difficile da descrivere, ma non certo privo di spunti analizzabili, che qui vediamo.
8-13 marzo 2006
Terminata una breve fase di libeccio, ma con vivaci contrasti termici, sembra reimporsi il vento da Nord, con formazioni depressionarie sulla Penisola. Le temperature, diminuite già nei giorni precedenti, restano basse al Nord Italia. Sotto le medie del periodo probabilmente. Dovrebbero invece essere più elevate al Sud Italia.
Possibili piogge, abbondanti al Nord Italia verso l’11 aprile, tendenza di dettaglio da confermare.
A determinare questa situazione sono il Vortice Polare che si estende verso i Balcani e l’Anticiclone delle Azzorre che timidamente lambisce l’Europa Occidentale.
14-19 aprile 2006
Mediamente dovremmo assistere ad un recupero dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Europa Centrale, fino a formare un ponte a basse latitudini con un’alta pressione sull’Europa Orientale.
Questa congiuntura dovrebbe innalzare di latitudine il fronte zonale.
Sull’Italia dovrebbe quindi instaurarsi un tempo migliore, meno perturbato, con venti da NE. Temperature stazionarie o in lieve aumento al Nord Italia, ancora su valori sotto o prossimi alle medie del periodo.
Riepilogo
Dopo una fase piuttosto contrastata, proprio per Pasqua pare aprirsi la speranza di un miglioramento sulle nostre regioni. Ma le temperature restano piuttosto basse, e non è da escludersi un attenuato perdurare dell’instabilità temporalesca tipicamente primaverile.
Analisi basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 4 aprile 2006 (per le mappe vedi www.meteogiornale.it/mappe/index.php#ENS).
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400