Riassunto delle puntate precedenti: le analisi ensemble hanno preconizzato l’ingresso di aria fresca orientale sul Mediterraneo, cui sono seguite nevicate a quote basse sugli Appennini. Un vortice al Sud Italia si è approfondito più di quanto inizialmente previsto, e ha sospinto successivamente la sua azione anche sulle regioni settentrionali italiane, dove i fenomeni sono stati prevalentemente piovosi a causa dell’afflusso mite meridionale.
16-20 dicembre 2005
Risulta essere questo il periodo che nella precedente analisi avevamo confermato come quello del cambiamento della circolazione: il ritorno a netti scambi in meridiano, con venti settentrionali. Infatti dalla Scandinavia scende verso Polonia e Germania un profondo vortice depressionario. Sul Mediterraneo si formano vortici secondari alimentati dall’aria fredda proveniente da Nord. Possibili nevicate sulle regioni adriatiche e ioniche in particolare, con eventuale coinvolgimento di tutta l’Italia Centro-Meridionale. Al Nord Italia (ma soprattutto sulle regioni occidentali) possibile föhn con violenti sbalzi termici. Temperature moderatamente sotto le medie del periodo quasi ovunque, probabilmente più sensibile sulle regioni adriatiche e meno al Nord Italia ove prevale il föhn. Gran freddo sulle cime alpine.
21-28 dicembre 2005
L’anticiclone delle Azzorre torna in sede sull’Atlantico con massimo sulle isole omonime, e si espande sui paralleli dell’Oceano. Sull’Europa orientale torna ad affacciarsi l’Anticiclone Russo-Siberiano. Sul Nord Europa, trasla dalla Scandinavia all’Islanda il sistema di vortici depressionari.
Una costante rispetto al periodo precedente, la costante di quest’inverno: sull’Italia resta l’instabilità, nessun anticiclone prevale. Il periodo è incerto: potrebbe esserci una maggiore influenza mite zonale, in particolar modo nei giorni di Natale e immediatamente precedenti. Oppure un debole asse anticiclonico potrebbe espandersi dalle Azzorre verso l’Anticiclone Russo: soprattutto dopo Natale, questa congiuntura potrebbe ristabilire un vortice depressionario al Sud Italia, alimentato da correnti orientali continentali o di scirocco.
Temperature sopra le medie nei giorni di Natale, con nuovo moderato calo termico nei giorni seguenti, nelle medie del periodo o poco al di sopra.
Riepilogo
L’Italia continua ad attrarre sistemi depressionari, sia di origine mite atlantica, sia con contributi continentali. Le temperature oscillano attorno alle medie del periodo senza particolari eccessi. Prevalentemente più miti (in senso relativo alle locali medie del periodo) le regioni occidentali/nord-occidentali, meno miti quelle orientali e meridionali.