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Analisi Ensemble. Neve su tutte le Alpi sempre più vicina

di Marco Favero
22 Feb 2005 - 22:15
in Senza categoria
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Sabato 5 marzo 2005 visto martedì 22 febbraio dall'Ensemble del Meteogiornale (elaborazione dei dati GFS dell'NCEP), analisi barica in quota (colori) e al suolo (isobare).
Due figure nate in questi ultimi giorni dominano ora la scena. L'anticiclone russo sull'Est europeo che arriva alle porte dell'Adriatico e un sistema depressionario sull'Atlantico. Aria molto mite risale così dal Mediterraneo verso la catena alpina e si incontra con aria più fredda proveniente da est. Sembrano le condizioni ideali per precipitazioni al Nord Italia.
È entrato in questi giorni il vortice scandinavo di cui parlavamo la volta precedente. Rispetto a quanto tendenzialmente descritto, due note in riguardo alle Alpi Occidentali. La prima riguarda il föhn: fin da subito i venti hanno avuto una componente orientale su tutte le Alpi, eliminando immediatamente la prevista nuova ondata di vento caldo. La seconda riguarda le temperature, più miti di 4-5°C rispetto a quanto previsto.
Da segnalare anche i primi millimetri di pioggia (mista a neve) caduti sul Nord Ovest dell’Italia, mentre un tempo più freddo ha interessato il Tirreno con neve anche in Liguria. Un’inusuale fenomenologia ancora una volta ai danni delle Alpi. Ma in futuro potrebbe esserci qualche sorpresa.

Poiché entriamo nella primavera meteorologica, come più volte osservato, i modelli tendono a diventare più instabili rispetto alla consuetudine invernale – si pensi che il cambiamento di questi giorni e quello del 25 febbraio è stato previsto con circa 15 giorni di anticipo. Quindi, durante la primavera, questa rubrica si limiterà ad una descrizione più sintetica delle linee evolutive.

Periodo 25 febbraio – 2 marzo
Si conferma la svolta nella circolazione, che in realtà è già avvenuta, in parte, con alcuni giorni di anticipo. Con una parziale modifica. L’anticiclone polare atlantico centrato sulla Groenlandia rinuncia all’asse di Woejkoff con l’Alta russa, consentendo il rinforzo del vortice polare dalle Isole Svalbard verso la Scandinavia. Ma l’anticiclone polare si ricava comunque un corridoio verso il Mar Baltico, imponendo lo stesso venti orientali sull’Europa centro-occidentale. Quindi poco cambia per le nostre regioni, ancora interessate da venti freddi orientali. Si placa il vortice sulla Germania e si sposta sul Tirreno, con traslazione al Sud Italia a fine periodo.
Sulla Penisola Iberica si protende invece un ramo depressionario proveniente dall’Atlantico e dal Canada. L’anticiclone polare viene così tenuto allargato sui paralleli e consente venti orientali anziché settentrionali sulla Pianura Padana.
Questo significa che sulle nostre regioni settentrionali avremo ancora tempo umido e freddo, con possibili precipitazioni. Le precipitazioni saranno in un primo tempo ancora meno probabili al Nord-Ovest, a causa di uno stau piuttosto limitato.
Il minimo depressionario sul Tirreno potrebbe invece portare ancora notevoli nevicate sugli Appennini centro-settentrionali, mentre lo spostamento verso sud nel vortice dovrebbe causare nuove piogge anche al Sud Italia; in quest’ultimo luogo con temperature però più miti.
Aria nuovamente molto fredda per il periodo potrebbe raggiungere le regioni centro-settentrionali italiane nei primissimi giorni del nuovo mese, risparmiando ancora una volta, ma solo in parte, le regioni nord-occidentali.
Riassumendo, continua un tempo moderatamente freddo dalle regioni centrali tirreniche verso Nord, Sardegna inclusa, con recrudescenze nelle zone interessate da precipitazioni.

Volgendo lo sguardo all’Europa notiamo gran caldo sulla Groenlandia a causa di venti meridionali miti favoriti dal trasporto della Corrente del Golfo. Freddo intenso a Nord delle Alpi fino alla Francia occidentale.

Periodo 3-9 marzo
Poche novità. La tendenza vede un rafforzarsi del flusso zonale sull’Atlantico, con un motore depressionario che dal Canada muove verso la Francia. Sull’Europa centro-orientale tale flusso viene bloccato dall’Anticiclone russo-siberiano, arrivato in ritardo ma ora propenso a fare da ostacolo. I venti ruotano così da sudest sull’Italia (scirocco). Sembrano condizioni ideali per abbondanti nevicate sulle Alpi, nord-occidentali in particolare, forse anche per parte della Pianura Padana. Al Nord Italia le temperature in libera atmosfera a 850hPa saliranno dai -6/-10°C del periodo precedente ai -2/-4°C del fine periodo. Valori forse più elevati al Sud Italia, in modo particolare sulle isole maggiori.

“Also sprach l’Ensemble GFS dell’NCEP elaborato dal Meteogiornale.”

Riepilogo
Si conferma che la primavera entra con sapore invernale, anche se mentre scrivo alcuni quotidiani e notiziari meteo dei mass-media ripetono insistentemente che tra qualche giorno le temperature torneranno a salire. A noi non pare così, almeno al Nord Italia. Il sapore di primavera entrerà solo dopo i primi giorni del mese ed in maniera assai graduale.

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