La primavera prosegue seguendo le proprie rapide mutazioni nelle correnti atmosferiche. In questa analisi vediamo come evolveranno tali correnti nei prossimi giorni, fino all’avvio dell’estate posta meteorologicamente il primo giugno.
Le seguenti analisi sono basate sull’ultima emissione del modello GFS/Ensemble, run 06Z del 15 maggio 2007.
Per le finalità di questa rubrica consultare “Previsioni a lungo termine con il metodo Ensemble” – https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=7400
Periodo 20-30 maggio
Nell’ultima decade di maggio vediamo uno schema riproporsi con poche variazioni, nonostante gli effetti atmosferici potrebbero talvolta essere molto variabili. Non dimentichiamo, infatti, che siamo in primavera: a livello locale il tempo può essere molto instabile anche a fronte di modesti disturbi nella circolazione globale delle correnti.
L’anticiclone delle Azzorre è ancora lontano dall’Europa, e solo episodicamente potrebbe proporsi sulle nostre regioni, indirizzando venti asciutti da N-NW. Vediamo – invece – una caparbia saccatura distesa dalle regioni scandinave e siberiane verso la Penisola Iberica. Tale figura dovrebbe marginalmente influenzare l’Italia occidentale e settentrionale con correnti di ritorno meridionali, umide e via via più miti.
Col passare dei giorni, segnatamente verso il 24 e oltre, vediamo rinforzare sull’Europa Orientale una robusta cellula anticiclonica. La saccatura, pur stazionaria, viene così ora alimentata da aria polare marittima-groenlandese. Sull’Italia venti ancora meridionali, talvolta sciroccali o orientali, sempre più caldi. Rinforza infatti la risalita di aria sub-tropicale di matrice africana. Ma non sono da eslcludere ancora influenze di deboli fronti atlantici legati alla saccatura sulla Penisola Iberica.
Dal punto di vista delle precipitazioni si nota come siano prevalenti su Penisola Iberica e Nord delle Alpi. L’Italia resta mediamente protetta da una debole influenza anticiclonica. Verso fine mese, con i rinforzi dei venti meridionali umidi potrebbe esserci maltempo sulle regioni settentrionali, soprattutto quelle occidentali, mentre al Sud Italia il tempo pare migliore.
Riepilogo
Ristagno barico e scarsa dinamicità globale sembrano favorire periodi di tempo afoso e poco dinamico. Ma se le avvezioni, il trasporto orizzontale dei venti, appaiono poco attive, potrebbero essere i temporali, ovvero le dinamiche verticali, a rendere vivace l’atmosfera.
Il tempo appare mediamente buono, caldo, forse piovoso al Nord Italia a fine periodo.
Una nota dovuta. Alcuni lettori avranno notato un sempre maggiore allentarsi delle uscite di questa rubrica. L’autore, purtroppo, ha avuto sempre meno tempo per curare come vorrebbe e con il dovuto rigore queste analisi. Rubo quindi poche righe per chiudere questo ciclo di articoli, almeno temporaneamente, e salutare calorosamente tutti i lettori del Meteogiornale.