Il peggioramento che avevamo individuato nel periodo 13-18 c’è stato, ma molto più debole di quanto previsto, almeno fino ad ora. Infatti il vortice depressionario si è isolato più ad Ovest di quanto inizialmente lasciato intendere, insistendo soprattutto sulla Penisola Iberica. Tendenza quindi corretta, ma con una modifica che è stata sostanziale per le nostre regioni.
Anche il periodo successivo è solo in parte confermato. Vediamo ora come.
18- 24 novembre
A seguire l’affondo del vortice polare sull’Italia, recupera un anomalo anticiclone che si porta con il suo massimo tra la Francia e l’Inghilterra. L’anticiclone resta stazionario per giorni. Ad ovest, al largo della Penisola Iberica insiste una profonda depressione. Ad Est invece l’anticiclone russo-siberiano mostra debolezza permettendo l’affondo di un profondo vortice depressionario continentale (molto freddo), diretto tra l’Austria e i Balcani.
L’Italia si trova ai margini dell’anticiclone, tra l’alta pressione a N delle Alpi e il vortice polare. I venti si dispongono da Est, e portano un deciso raffreddamento sull’Italia settentrionale e adriatica. Per la prima volta nell’autunno abbiamo su tali regioni un deciso calo termico, sotto le medie del periodo (fino a circa -7°C@850hPa sul Nord Italia). Temperature in graduale ripresa verso fine periodo. Tempo mediamente discreto, non appaiono decisi peggioramenti in Italia.
25-30 novembre
Piccole variazioni: colmata la depressione al largo della Penisola Iberica, l’anticiclone si estende sull’Atlantico ridisponendo da nordest i venti sull’Italia.
Tuttavia, l’anticiclone russo tiene posizione sull’Europa Orientale, bloccando il vortice polare freddo che persiste dal periodo precedente. Visto lo spostamento dell’anticiclone atlantico verso Ovest, sull’Italia peninsulare potrebbe formarsi un minimo depressionario secondario collegato a quello freddo sull’Europa Orientale.
Nuovo calo termico al Nord Italia, e possibili episodi perturbati sulle regioni adriatiche in particolare.
L’autunno termina con connotati invernali e possibili sorprese all’insegna del freddo.
Riepilogo
Assistiamo nei prossimi giorni, ovvero in questa seconda metà di novembre, ad una rilevante modifica delle condizioni atmosferiche. Tale modifica vede l’innalzarsi dei massimi degli anticicloni oltre il 45° parallelo.
Rispetto all’anno scorso, si nota anche una minore propensione delle correnti a disporsi in meridiano sulle nostre regioni, mentre l’Anticiclone Russo Siberiano sembra affacciarsi in modo attivo sull’Europa. Tutti elementi, questi, che lasciano presagire un ormai prossimo inverno più classico e meno anomalo rispetto a quello degli ultimi anni.
L’inizio di dicembre è tipicamente un periodo significativo, in quanto vede lo stabilizzarsi dell’atmosfera su quei meccanismi quasi ripetitivi che poi insisteranno per gran parte della stagione. Nella prossima uscita potremo essere quindi probabilmente più precisi sull’avvio dell’inverno.
Tuttavia già ora, confermando le precedenti analisi, possiamo di nuovo parlare di un procedere della stagione verso un inverno basato sulle configurazioni che propriamente lo caratterizzano, prive delle anomalie osservate negli ultimi anni.